Il Tirreno

Livorno

Toscana salute
Sanità

Certificato medico con la telemedicina e ricette di 12 mesi, dai tempi (effettivi) alle procedure – Tutti i chiarimenti

di Martina Trivigno

	La telemedicina (foto di repertorio)
La telemedicina (foto di repertorio)

Complice l’influenza, si moltiplicano le richieste dei pazienti ai medici di famiglia. Il segretario Fimmg Livorno: «Il ddl Semplificazioni darà questa possibilità, ma serve tempo»

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Complice l’influenza che sta iniziando a circolare anche in città, si moltiplicano le richieste dei lavoratori livornesi che chiedono al proprio medico di famiglia di fare la visita, necessaria per ottenere il certificato di malattia, in telemedicina anziché di persona, in ambulatorio.

E ora Massimo Angeletti, il segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) di Livorno e coordinatore dei medici di famiglia livornesi, sgombera il campo da dubbi e incertezze.

Ad aver creato questo cortocircuito è la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del disegno di legge (ddl) Semplificazioni che introduce una serie di novità che cambiano alcuni aspetti che riguardano anche i pazienti e i medici di famiglia. Due su tutte: la possibilità per il lavoratore di ottenere il certificato di malattia in teleconsulto e anche per i malati cronici di ricevere una ricetta con una validità di massimo 12 mesi.

Dottore, partiamo dalle novità del ddl Semplificazioni: iniziano a circolare notizie relative ai certificati di malattia in telemedicina. Una bella opportunità per i pazienti.

«Sì, ma serve fare chiarezza. Il disegno di legge sulle semplificazioni è stato già pubblicato in Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore il 18 dicembre prossimo. È vero, sono contenute due importanti novità per i medici di medicina generale, entrambe sostenute dalla Fimmg, ma che non saranno immediatamente operative».

Partiamo dall’inizio: come funzionerà il certificato “a distanza”?

«Il medico di famiglia potrà, diversamente rispetto a quanto avviene ora, rilasciarlo anche a distanza tramite una televisita. In particolare, è l’articolo 58 del provvedimento a equiparare la certificazione da remoto, attraverso la telemedicina, a quella tradizionale in presenza. Ma ribadisco: è previsto, ma non accadrà immediatamente».

Quanto dovremo aspettare prima che questa possibilità sia ufficiale?

«Da quanto apprendiamo, la legge rinvia a un successivo accordo che sarà assunto in conferenza Stato-Regioni, senza indicare nessuna scadenza precisa: in questa sede, su proposta del ministro della Salute, Orazio Schillaci, saranno definiti i casi e le modalità del ricorso alla telecertificazione. Fino a quel momento resteranno in vigore le regole attuali: il medico deve accertare di persona le condizioni del paziente».

Veniamo ora all’altra novità: ricette mediche per i cronici con validità di un anno.

«In questo caso i medici di medicina generale potranno prescrivere i farmaci per patologie croniche fino a 12 mesi, riducendo così la necessità di ripetere continuamente le ricette. Anche in questo caso va specificato che questa misura non sarà subito operativa ma entro 90 giorni a partire dal 18 dicembre, quando in sostanza entrerà in vigore la legge, previo decreto attuativo del ministro della Salute, di concerto con il ministro dell'Economia che definirà le modalità di attuazione della norma anche per garantire che non ci siano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».

Ma come funzionerà quindi non appena si sarà concluso l’iter normativo?

«Il medico di famiglia indicherà nella ricetta ripetibile la posologia e il numero di confezioni dispensabili nell’arco temporale massimo di 12 mesi. Sia chiaro: il medico potrà sospendere in qualsiasi momento la ripetibilità della prescrizione o potrà modificare la terapia, qualora lo richiedano ragioni di monitoraggio sulla ridotta compliance del paziente, l’aderenza terapeutica e la stratificazione dei comportamenti di aderenza alle terapie già a disposizione nei nostri gestionali, in un’ottica di appropriatezza prescrittiva».

Parlavamo prima dell’influenza correlata ai certificati di malattia: come stanno procedendo le vaccinazioni?

«Come ogni anno, rinnoviamo l’invito, soprattutto ai malati cronici e agli over 60, a vaccinarsi contro l’influenza. C’è ancora la possibilità di ricevere il vaccino, ma il consiglio è di farlo il prima possibile: l’influenza è infatti alle porte con il picco massimo dei contagi previsto tra la fine di dicembre, per le festività natalizie, e le prime settimane di gennaio. Le dosi a Livorno sono arrivate e si trovano nei nostro frigoriferi: ora aspettano solo di essere somministrate».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Clima

Meteo in Toscana, caldo anomalo? C’è una spiegazione. Le previsioni e le temperature “sotto l’albero”

di Redazione web
Economia
Toscana

Meeting della nautica, Marco Massabò (l’ad Cantieri di Pisa): «Il Canale dei Navicelli ora deve crescere»