Livorno piange l'architetto-artista Carlo Santini: aveva 84 anni
Il ricordo del figlio: «Una persona altruista che emanava tanta allegria, ha lavorato fino a quando la salute glielo ha permesso»
LIVORNO. Dal suo studio di via Strozzi, vicino alla Fortezza Vecchia, godeva di una bellissima vista sul mare. «Dominava il porto», racconta il figlio. Lutto per la scomparsa dell’architetto livornese Carlo Santini, 84 anni, conosciutissimo in città e non solo, dov’è cresciuto e ha lavorato per decenni diventando un punto di riferimento nel suo settore. Numerosi i suoi progetti: non solamente a Livorno, anche a Pisa, Firenze, Empoli e Vinci, come ricordano i familiari.
«Era specializzato nei restauri e nelle ristrutturazioni delle case – spiega il figlio – ma nel tempo si è anche occupato del restyling dei negozi. Il lavoro era la sua più grande passione e ha continuato finché la salute glielo ha consentito. Era una persona pratica, curava moltissimo il rapporto umano con il cliente, non amava assolutamente la burocrazia e infatti, se c’era ad esempio da fare una variante urbanistica, la sua “avversione” per la burocrazia lo portava ad affidarsi ai suoi validi collaboratori. Lui voleva stare a contatto con il cliente e svolgere al meglio progetti e lavori nell’interesse di questi ultimi». Ha lavorato di fatto fino a pochissimi anni fa, rimanendo quindi sempre attivo, ad esempio quando gli amici gli chiedevano una mano. Solo il peggioramento delle condizioni di salute lo ha fermato. La pensione, insomma, non lo ha distolto dalla sua passione, l’architettura. «Era una persona molto altruista – prosegue il figlio – e sempre portatrice di allegria. Definirei mio padre un architetto-artista», conclude
© RIPRODUZIONE RISERVATA