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Livorno, il piano anti-criminalità: le misure annunciate dal prefetto

di Martina Trivigno

	Il prefetto Giancarlo Dionisi
Il prefetto Giancarlo Dionisi

Ecco il piano del prefetto Giancarlo Dionisi per contrastare degrado e microcriminalità

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LIVORNO. Nuovi mezzi, più personale e regole più severe contro degrado e microcriminalità. È questo, in estrema sintesi, quanto comunicato dal prefetto Giancarlo Dionisi al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito ieri mattina, venerdì 5 settembre, in Prefettura.

Era stato il sindaco Luca Salvetti a richiedere che i vertici delle istituzioni si incontrassero, tutti seduti intorno allo stesso tavolo, per fare un punto sul tema sicurezza in città, soprattutto alla luce degli ultimi episodi.

Cosa è successo

Proprio nei giorni scorsi il prefetto aveva annunciato l’istituzione della zona rossa in alcune aree della città, tra cui piazza Garibaldi, dove tra l’altro i carabinieri hanno fatto un blitz anti-droga che ha portato all’arresto di nove persone e 53 indagati. Ma è nella notte tra domenica e lunedì scorsi che si è verificato un episodio molto grave: in via Roma, attorno alle 2, un 24enne livornese è stato aggredito insieme alla fidanzata da un uomo, originario dell’Africa, che ha letteralmente distrutto a colpi di casco una Fiat 600, la macchina di cortesia che stava utilizzando negli ultimi giorni in sostituzione della sua in riparazione. E sempre alcune sere fa, i residenti del Buontalenti hanno lamentato caos e risse, mentre arrivano segnalazioni anche da Ardenza Terra; da anni, poi, ci sono proteste per largo Bartoli, così come dalla Venezia. Tutti episodi diversi tra loro (e soprattutto di differente entità) che però hanno portato le istituzioni cittadine a puntare i riflettori sul fenomeno con un obiettivo comune: continuare a garantire la sicurezza dei livornesi.

Le nuove misure

E – spiega la Prefettura – le misure per rafforzare il controllo del territorio sono state volute dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per garantire maggiore sicurezza in tutte le città d’Italia e, tra queste, c’è anche Livorno.

Ma quali sono le novità in campo? Innanzitutto il rinnovo e il potenziamento del parco macchine della polizia di Stato: in pratica le auto più datate saranno sostituite da mezzi più moderni, ma non solo: a breve la Questura di Livorno potrà contare su tre nuove auto in più per i servizi di pattugliamento.

Inoltre, come spiegato dal prefetto, a Livorno si potrà contare anche su un aumento del personale: in tutta la provincia sono stati già assegnati 16 donne e uomini della polizia che «rafforzeranno in maniera significativa la presenza sul territorio e l’azione di prevenzione, con particolare attenzione alle aree che presentano criticità. Il governo ha sempre garantito alle forze dell’ordine il massimo livello di efficienza, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, assicurando uomini e mezzi adeguati. Inoltre, continua costantemente a rafforzare i dispositivi di controllo del territorio con ulteriori innesti di personale e di risorse, sempre all’altezza delle sfide da affrontare».

Azione coordinata

Sarà quindi attuato un controllo del territorio integrato per cui, alle forze di polizia, si affiancheranno anche i militari dell’operazione “Strade sicure” e – precisa il Dionisi – «sarà potenziata la collaborazione con la polizia locale, in una logica di presidio congiunto e capillare. Proseguiranno inoltre le operazioni ad alto impatto: in meno di un anno ne sono state effettuate 65».

Il Comune

In questo quadro, il prefetto ha chiesto al sindaco di mettere in atto alcune misure regolamentari a tutela della vivibilità cittadina. Prima fra tutte, un’ordinanza per la sicurezza urbana che disponga: «chiusura notturna dei mini market; divieto di vendita di alcolici nelle ore serali e notturne; divieto di consumo di alcolici nelle aree pubbliche nelle ore serali e notturne e anche maggiore dispiegamento di pattuglie e personale della polizia locale, anche nelle ore notturne, per rafforzare il presidio dei quartieri più sensibili».

L’appello

Infine, il prefetto rivolge un appello ai cittadini. «La sicurezza è un impegno comune – conclude Dionisi – : invito tutti a collaborare attivamente. In caso di episodi sospetti o situazioni di pericolo, la prima azione deve essere chiamare il 112. Soltanto così si può garantire una risposta più rapida e concreta. Queste misure confermano l’attenzione e la determinazione del governo e del ministro Piantedosi nel contrasto alla microcriminalità e nel rafforzamento della sicurezza di tutti i centri urbani del Paese».

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