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L'incidente

Livorno, il “pirata” che ha travolto il taxi: «Sono fuggito perché avevo paura»

di Stefano Taglione
L'incidente di via Firenze
L'incidente di via Firenze

Il racconto ai vigili dopo lo schianto con cinque feriti, fra cui la fidanzata lasciata nell'abitacolo: «Prima di scappare ho atteso l’arrivo dell’ambulanza». Ora è indagato per omissione di soccorso - Chi è

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LIVORNO. «Subito dopo l’incidente sono scappato perché ho avuto paura. In ogni caso, prima di allontanarmi, ho atteso l’arrivo delle ambulanze». Sono state queste le parole rese alla polizia municipale dal trentaseienne Aymen Tastouri, il cittadino tunisino – assistito dall’avvocata Alessandra Natale – che si è costituito al comando dei vigili urbani assumendosi la piena responsabilità dell’incidente avvenuto nella notte fra domenica 31 agosto e lunedì primo settembre in via Firenze. La paura lo avrebbe trasformato in “pirata”, facendolo scappare a piedi e lasciando sulla sua auto sia la fidanzata che un’amica di lei, entrambe ferite. Per questo è indagato (come persona libera) per omissione di soccorso.

L’incidente

L’incidente in cui è rimasto coinvolto ha destato molto sconcerto in città. Il trentaseienne, secondo quanto ricostruito dalla polizia locale diretta dal comandante Joselito Orlando, poco dopo le 3,30 di quella notte, al volante di una Mercedes, ha oltrepassato con il semaforo rosso e a velocità sostenuta l’incrocio fra via Firenze e via Mastacchi, speronando un taxi con tre persone a bordo (il conducente e due clienti) che si stava immettendo, forte del “verde”, dalla strada parallela all’autosalone “Quattro Ruote” verso il troncone shangaino di via Mastacchi. A guidarlo il cinquantatreenne livornese Carlo Monzani, intervistato dal Tirreno nelle ore immediatamente successive allo scontro. Né lui, né gli altri feriti – cinque in tutto, dato che ci sono anche i due clienti cinquantenni che il tassista stava trasportando sul suo Mercedes Vito comprato da appena otto mesi verso via dei Carrozzieri, in centro, la fidanzata di Tastouri e un’amica – sono in gravi condizioni. Chiaramente, se dovesse essere presentata una querela, il trentaseienne – risultato negativo alle droghe da un test che ha lui stesso consegnato agli inquirenti dopo averlo effettuato poche ore prima – sarà anche denunciato per lesioni colpose.

«L’auto prestata»

Il trentaseienne non era il proprietario dell’auto, intestata a un trentunenne livornese. Secondo quanto ricostruito quest’ultimo l’avrebbe prestata al cugino di Tastouri, che poi l’avrebbe a sua volta messa a disposizione del parente che si è poi reso protagonista dell’incidente nella periferia nord della città. 

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