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Livorno, si costituisce il pirata fuggito dopo aver speronato il taxi

di Claudia Guarino

	Il taxi
Il taxi

L’incidente di via Firenze: l’uomo (un 36enne) si è presentato con l’avvocato dalla polizia locale

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LIVORNO. Si è presentato spontaneamente al comando della polizia locale – accompagnato dal suo avvocato – l’uomo che nella notte tra domenica e lunedì scorsi si era dato alla fuga dopo che, con l’auto, aveva speronato un taxi in via Firenze. Si tratta di un 36enne che, una volta completati gli atti di rito, sarà denunciato per fuga e omissione di soccorso. Ma andiamo con ordine.

Lo schianto

I fatti risalgono alle 3, 30 di lunedì quando, all’incrocio tra via Firenze e via Mastacchi, c’è stato lo scontro tra un’auto e un taxi. La macchina, secondo quanto ricostruito fino a ora, sarebbe passata con il semaforo rosso speronando un taxi con tre persone a bordo: l’autista e una coppia di 50enni. L’automobilista, dopo l’impatto, è scappato a piedi lasciando peraltro nell’abitacolo ferite la fidanzata e un’amica. Ferito nello scontro anche il tassista, il cinquantatreenne livornese Carlo Monzani, anche volontario della Svs.

La dinamica

Per quanto riguarda la dinamica, sembrerebbe ormai stato appurato che il giovane alla guida dell’auto sia passato con il rosso. Monzani, passato all’incrocio con il verde per portare due clienti verso via dei Carrozzieri, ha invece imboccato con il taxi via Mastacchi. Ma proprio in quel momento dalla Guglia, in direzione Stagno, stava oltrepassando l’incrocio l’uomo sull’auto, a velocità piuttosto sostenuta. L’automobilista ha poi speronato il taxi, facendolo carambolare sullo spartitraffico, dove si è ribaltata. A quel punto in via Firenze sono intervenute ambulanze e forze dell’ordine.

L’intestatario

Gli agenti della polizia locale, che portano avanti le indagini dopo un primo intervento delle volanti della polizia di Stato, si sono subito messi al lavoro per identificare l’intestatario dell’auto: un 31enne livornese che è risultato poi non avere niente a che fare con l’incidente. La macchina, infatti, era stata presa in prestito da un’altra persona.

La denuncia

Cioè dal 36enne che ieri, probabilmente pentito del comportamento tenuto la sera dell’incidente, si è presentato al comando della polizia locale livornese, in piazza del Municipio, insieme alla sua avvocata Alessandra Natale. Costituendosi, avrebbe portato con sé anche il risultato di alcune analisi da lui fatte per evidenziare l’assenza di alcol o sostanze stupefacenti nell’organismo. Una volta completato l’iter previsto per la compilazione, la consegna e l’analisi degli atti d’indagine, comunque, il nome dell’uomo sarà iscritto in Procura sul registro degli indagati con le ipotesi di reato di fuga e omissione di soccorso. Carlo Monzani, d’altra parte, dopo il passaggio dal pronto soccorso la notte dell’incidente, è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale livornese. «Come sto? Insomma – queste le sue parole –. Sono ancora molto dolorante».l

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