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Livorno, muore ex ristoratore e cameriere: «Marito, babbo e nonno meraviglioso»

di Stefano Taglione
Livorno, muore ex ristoratore e cameriere: «Marito, babbo e nonno meraviglioso»

Mario Randis aveva 61 anni ed era legato a Livorno, città dove è cresciuto. Ora lavorava all’hotel Continental. Fissati i funerali

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LIVORNO. Per una vita intera ha lavorato nel mondo della ristorazione. A Livorno, sul viale Italia, è stato cameriere al “Giardino”, poi da “Lilly” in piazza Grande. Fino al grande salto: l’apertura di due ristoranti. In primis “La Terrazza”, di fronte all’ingresso della base militare americana di Camp Darby, dove poi aprirà il mitico Mississippi, poi in via Galeazzo Pardera la pizzeria “L’Acchiappa passanti”.

Dopodiché, esaurite queste importanti esperienze imprenditoriali, è entrato a far partire dello staff del Grand hotel Continental di Tirrenia, per il quale era il responsabile di sala e formava le nuove leve. Livorno perde Mario Randis, 61 anni e nonno da appena sette mesi.

Era di casa nel quartiere della Scopaia, dove abitava. Conosciutissimo anche sul litorale pisano, visto che da 30 anni era dipendente della struttura alberghiera nella piazza della località balneare ed è stato anche direttore del ristorante del Bagno Mary, che fa parte dello stesso gruppo del Grand hotel Continental. Nel mezzo anche il ruolo di responsabile di un altro ristorante, “Il Giardino”, ma non quello di Livorno dove aveva iniziato a lavorare fin da giovanissimo, bensì quello con lo stesso nome, ma a Pisa.

Lascia la moglie Debora Rossi, il figlio Riccardo e la nuora Carolina Casali. «Una persona buonissima, sempre corretta e disponibile – così lo ricorda la donna –. Una persona alla quale, se gli chiedevi aiuto, non disturbavi mai». «Chi lo conosceva – afferma il figlio – lo ricorda come corretto con tutti, preciso, volenteroso e giusto. Amava la sua famiglia, era profondamente legato a Livorno, la città nella quale a 15 anni si era trasferito con i genitori e i sette fratelli. Era orgoglioso di tutti noi, amava alla follia il nipotino, mio figlio, appena nato. Originario di Agira, in provincia di Enna, era rimasto legato anche alla terra d’origine, ogni tanto infatti tornava a trovare i suoi parenti». «Mio marito era un uomo estremamente altruista», rimarca la moglie, che su Facebook ha scritto un toccante messaggio in ricordo di Mario: «Ora hai raggiunto la pace che desideravi, sei stato un marito, un babbo e un nonno meraviglioso. Grazie». In molti hanno espresso le condoglianze per la grave perdita, unendosi al dolore dei familiari. Fra le sue passioni «fare asparagi», spiega il figlio. «Ci andavamo spesso insieme – ricorda Riccardo Randis –. Andavamo per i boschi, è successo anche non molto tempo fa».

I sette fratelli di Mario si sono trasferiti con lui a Livorno da ragazzino, a 15 anni: cinque abitano ancora qui, uno a Pisa e un altro in Germania. L’unico che ha deciso di lasciare la Toscana. Da due anni, il sessantunenne, aveva lasciato il lavoro a causa della malattia, un tumore che purtroppo lo ha strappato all’affetto dei familiari e dei tantissimi amici e conoscenti che ha incontrato nel corso della sua vita. «Uomo buono, generoso e sempre presente – spiegano – che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di chi lo ha conosciuto».

Il funerale sarà celebrato oggi, sabato 9 agosto, alle 15 nelle salette della Svs fuori dal cimitero dei Lupi. Poi la cremazione.

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