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Paura in centro

Livorno, terrore in via Sansoni: esplode un fondo Inps. Il prefetto: «L’ente fermi il bivacco»

di Stefano Taglione

	Il luogo dell'esplosione
Il luogo dell'esplosione

Nessun ferito, deflagrazione provocata da una bomboletta a gas. I residenti: «Quel posto è occupato abusivamente, ci spacciano e si prostituiscono». Si muove Giancarlo Dionisi: «Ho contattato il direttore dell’ente, mi ha assicurato una risoluzione rapida del problema. Esprimo la mia solidarietà agli abitanti del centro». Tre querele dal 2023, l’assessore Raspanti: «Ci siamo mossi anche noi, segnalando la questione alla Romeo Gestioni e la proprietà ha chiesto anche il sequestro preventivo dell’immobile»

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LIVORNO. Terrore in via Sansoni, in pieno centro, dove poco prima delle 17 di giovedì 7 agosto si è verificata una forte esplosione in un fondo commerciale sfitto da tempo. A provocarla lo scoppio di una bombola a gas, forse di piccole dimensioni, che alimentava un fornellino per cucinare. L’immobile è dell’Inps, da mesi è occupato abusivamente e di notte «viene utilizzato per spaccio e prostituzione», lamentano i residenti. Nessuno, per fortuna, è rimasto ferito.

L’emergenza

Residenti e lavoratori della zona, che si trova a pochi passi dalla sinagoga di piazza Benamozegh e da via Cairoli, hanno avvertito «un forte boato, poi del fumo fuoriuscire dalle saracinesche». «I pompieri hanno domato le fiamme in poco tempo», aggiungono. Non ci sono feriti: come da prassi, la sala operativa del 118, ha fatto scattare il protocollo della maxi-emergenza, perché c’era il rischio che vi fossero persone coinvolte. In ogni caso, le ambulanze della Svs e l’automedica dell’Asl, sono state fatte rientrare dopo poco, dato che si è immediatamente appurata l’assenza di feriti. Oltre a sanitari e pompieri, che hanno rapidamente domato il rogo, sono sopraggiunti anche finanzieri e carabinieri con diverse pattuglie, oltre alla polizia municipale.

«Spaccio e prostitute»

In quel fondo, un tempo sede di una compagnia assicurativa, «di notte c’è spaccio e prostituzione», dicono alcuni abitanti. La proprietà è dell’Inps ed è molto grande, estendendosi sia in via Sansoni, che in via dei Lanzi. «Balordi e tossicodipendenti – spiegano ancora – lo hanno occupato da circa sei mesi ed è sfitto da anni».

Si muove il prefetto

Il prefetto Giancarlo Dionisi, pochi minuti dopo la deflagrazione, ha contattato il direttore provinciale dell’Inps: «Mi ha assicurato – le sue parole – che l’8 agosto metterà in sicurezza il fondo con una saracinesca resistente. Questi bivacchi non si dovranno più ripetere ed esprimo la mia vicinanza a quanti abitano e lavorano in via Sansoni e nelle aree limitrofe. Farò di tutto affinché non si verifichino più episodi del genere»

La mozione e la risposta del Comune

Nel giugno scorso, con una mozione, i consiglieri di opposizione Marcella Amadio e Alessandro Perini (Fratelli d’Italia) avevano esortato il sindaco Luca Salvetti, la giunta e il consiglio comunale «ad attivarsi verso l’Inps affinché il fondo fosse messo in sicurezza e reso inaccessibile e, in caso di inadempienza, ad adottare un’ordinanza e ad attivarsi con le autorità di pubblica sicurezza affinché fosse vagliata la sussistenza di eventuali reati e garantire la cessazione di comportamenti illeciti tenuti». L’Inps, dal 2023, ha presentato tre querele per l’occupazione abusiva dell’immobile. «Nonostante sia una proprietà privata, dove quindi non abbiamo quindi alcun potere di intervento diretto, ci siamo da tempo attivati con l’ente – spiega l’assessore al sociale Andrea Raspanti – per segnalare la situazione e chiedere che fossero assunte tutte le iniziative necessarie per risolvere la situazione quanto prima. L’Inps ci ha risposto spiegandoci di essersi rivolto all’autorità giudiziaria, chiedendo il sequestro preventivo dell’immobile». 

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