Il Tirreno

LIVORNO.  Serata concitata quella del 31 luglio nel centro di Livorno, dove un giovane di origine straniera è stato arrestato dalla polizia di Stato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’intervento è scattato intorno alle ore 21,30, quando un equipaggio delle volanti è stato chiamato a intervenire per una segnalazione di lite familiare tra madre e figlio.

Giunti tempestivamente sul posto, gli agenti hanno trovato la madre del giovane, visibilmente scossa e assistita dal personale sanitario del 118, che ha confermato i toni accesi della lite avvenuta poco prima. Gli agenti sono poi saliti all’interno dell’abitazione, dove hanno individuato il figlio, disteso sul divano. Alla vista della polizia, il giovane ha immediatamente mostrato segni di agitazione, iniziando a insultare e minacciare gli operatori.

Nonostante ripetuti tentativi di mediazione, la situazione è rapidamente degenerata: il ragazzo ha aggredito fisicamente gli agenti, sferrando calci e pugni, colpendo in particolare uno di loro alle ginocchia. Gli operatori, pur riportando alcune contusioni, sono riusciti a immobilizzare l’aggressore e ad ammanettarlo.

L’episodio non si è concluso con l’arresto: durante il trasferimento verso l’auto di servizio, il giovane ha continuato a insultare gli agenti e, una volta giunto nei pressi della volante, ha colpito ripetutamente la vettura con violenti calci, riuscendo anche a danneggiarla.

Il ragazzo è stato quindi trasferito negli uffici della questura. Nei suoi confronti è scattato l’arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre è stato anche denunciato in stato di libertà per oltraggio e danneggiamento aggravato. Il primo agosto si è tenuta l’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari, che ha convalidato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere.