Il Tirreno

Livorno

Lo sfogo

Villa Tirrena, la testimonianza-denuncia: «A mia madre davano sonniferi, il suo corpo era pieno di piaghe»

di Martina Trivigno

	La casa di cura
La casa di cura

Le parole di una livornese: la madre ottantenne ha trascorso una decina di giorni nella struttura di via Montebello

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. «Dopo aver portato via mia madre da Villa Tirrena non è stata in sé per tre giorni. Non rispondeva agli stimoli, dormiva soltanto. E poi, nel sacchetto delle medicine che le hanno consegnato dalla struttura, c’era un potente sonnifero, mai prescritto né usato prima». Chi parla è una livornese la cui madre ottantenne ha trascorso una decina di giorni nella struttura di via Montebello  a Livorno e che ha deciso di raccontare la sua esperienza dopo aver letto un’altra testimonianza, raccolta e pubblicata il 21 luglio scorso dal Tirreno.

«Mia madre ha l’Alzheimer – racconta la figlia – e purtroppo tempo fa è caduta. Fu subito trasportata in ospedale e dagli accertamenti successivi emerse una frattura scomposta del femore e così fu operata. Prima fu trattenuta in reparto, poi arrivò il momento delle dimissioni. Ci fu consigliato, allora, di trasferirla per un po’ di tempo alla casa di cura Villa Tirrena, mentre ci organizzavamo a casa con il letto adatto e il materasso antidecubito».

Ed ecco che l’anziana fa il suo ingresso nella struttura. «Innanzitutto mi sono raccomandata con il personale sulla necessità di prevenire le piaghe – evidenzia la figlia – . Sono stata rassicurata, dicendo che sarebbe stata controllata ogni giorno e non ci sarebbero stati problemi».

Ma, secondo quanto raccontato dalla donna, la situazione inizia a degenerare. «Nei circa dieci giorni in cui mia madre è rimasta lì dormiva sempre e mangiava pochissimo – spiega – . La vedevo sempre più magra e pallida, così alla fine le portavo dei pezzetti di parmigiano che le davo di nascosto».

L’altro aspetto che viene messo in luce dalla figlia della donna è anche e il fatto di trovare la madre sempre a letto. «Le prescrizioni post-operatorie da parte dell’ortopedico prevedevano che mia madre stesse gran parte del giorno in poltrona – spiega – . Invece, l’ho sempre trovata sdraiata a letto. In realtà, anche volendo, non avrebbe potuto sedersi in poltrona perché in quella stanza non c’era alcuna poltrona. In quella camera, molto angusta per la verità, c’erano soltanto due letti singoli, due sedie e un armadietto di ferro».

I giorni passano e la donna osserva sua madre sempre con maggiore preoccupazione. «Alla fine, consultandomi con mia sorella, abbiamo deciso di portarla via da lì – sottolinea la donna – . Le visite erano consentite soltanto per un’ora al giorno e quando uscivo dalla struttura ero triste al pensiero di lasciare mia madre lì dentro».

Eppure, stando a quanto riportato dalla donna, le sorprese non erano ancora finite. «Quando mia madre era in dimissione, chiamo un’addetta per fare l’igiene – sottolinea – ed ecco che, una volta spogliata, la vedo piena di piaghe. È stato un colpo durissimo perché io per prima mi ero raccomandata chiedendo al personale di fare in modo di non arrivare mai a quel punto».

La donna organizza il rientro della madre a casa dopo una decina di giorni a Villa Tirrena. «Ma la sorpresa peggiore di tutte l’ho avuta quando ho aperto il sacchetto delle medicine di mia madre – conclude – . Dentro, infatti, al posto delle goccioline che lei prendeva di solito per dormire, ho trovato un potente sonnifero. Dopo il rientro a casa, non è stata in sé per tre giorni. Poi, piano piano, grazie alle nostre cure amorevoli, si è ripresa».

La struttura, contattata dal Tirreno, non è entrata nel merito della denuncia, spiegando che ci sono tante testimonianze positive a sostegno dell’operato del personale.


 

Maltempo in Toscana

Il caso

Maltempo in Toscana, centinaia di passeggeri bloccati in aeroporto a Pisa – Video

Estate