Effetto Venezia, in migliaia a Livorno per Patty Pravo: è un debutto dei record da 30mila persone per il festival – Video
Il sindaco Salvetti parla di numeri doppi rispetto al primo giorno della passata edizione. E per le strade il commento generale è: «Mai vista tanta gente così»
LIVORNO. «Mai vista tanta gente così al primo giorno di Effetto Venezia». E’ un commento che passa dai cittadini della porta accanto fino a quello di sindaco e fondazione Lem: Luca Salvetti si guarda intorno e vede migliaia di persone. Sicuramente il doppio di quelle viste il primo giorno della passata edizione.
La combinazione Patty Pravo e fuochi di artificio, insieme alla star della danza Raffaele Paganini – e a tutti gli altri protagonisti tra Palazzi, Fortezze, Ponti e palchi itineranti – fa numeri da record. Almeno per il debutto dell’edizione 2025 di Effetto Venezia dedicata alle donne. “Creativa, quello che le donne ci dicono” è il fil rouge voluto e pensato dalla direttrice artistica Grazia Di Michele per questa edizione che si chiude il 3 agosto. Un tema apprezzato anche dai big: nell’intervista al Tirreno così ha commentato la diva della musica italiana Patty Pravo.
Inaugurazione da record
L’icona nazionale, la leggendaria ragazza del Piper, ha fatto il pienone in piazza del Luogo Pio. Dalla prima canzone all’ultima, la 21esima, “E dimmi che non vuoi morire” pubblico con gli occhi puntati su di lei. Generazioni in ascolto. Ma non solo piazza del Luogo Pio è sold out. Ponti, palazzi, piazze, fortezze: ogni show, concerto, esibizione attira. Le compagnie livornesi riunite sono sui ponti con loro vernacolo: «Mai vista tanta gente a Effetto Venezia: è stato travolgente, pubblico assiepato a vedere le nostre esibizioni», afferma Franco Bocci.
30MILA PERSONE
Successo senza precedenti per la serata inaugurale di mercoledì 30 luglio. Sono state infatti oltre trentamila le persone – numeri della Fondazione Lem – che si sono raccolte in una piazza della Repubblica stracolma per i fuochi artificiali e che, subito dopo, si sono gioiosamente riversate in Piazza del Luogo Pio per assistere al concerto di Patty Pravo. Già dal pomeriggio erano state centinaia quelle che avevano raggiunto il quartiere della Venezia in attesa dello spettacolo di danza di Raffaele Paganini e dell’esibizione dell’artista veneziana. “Il pubblico già radunato qui” ha affermato il sindaco Luca Salvetti in occasione dell’inaugurazione “è già il doppio di quello presente a quest’ora lo scorso anno quando, alla fine di Effetto Venezia, i visitatori sono stati oltre centoventimila. Un’ottima prospettiva per un’edizione 2025 da record”. Non ci poteva essere avvio migliore per omaggiare il quarantennale della kermesse estiva più importante della costa toscana.
Travolti e avvolti dalla tela della pace
E in questa cornice si srotola il viaggio artistico-performance di una tela vera. Collettiva. Speciale. Di rilevanza nazionale che avvolgerà per tutti e cinque i giorni livornesi e turisti in una performance collettiva di pace di Francesca Chialà.
L’arte vista come strumento di innovazione sociale, come mezzo per far avvicinare le persone, come riflessione su temi importanti, per dare la possibilità, soprattutto alle nuove generazioni, di esprimere le loro emozioni, attraverso l’uso del corpo. Lei, sociologa, artista e body artist, arriverà a Livorno, a Effetto Venezia, dove porterà la sua arte, quella di dipingere con il corpo: per tutta la durata della manifestazione, l’artista coinvolgerà il pubblico nella realizzazione di tele della Pace. Le tele verranno dipinte con l’obiettivo di incoraggiare la riflessione circa il tema della violenza di genere, in una sorta di rito partecipato. Le tele saranno poi in mostra al Museo della città.
Si tratta della sua prima volta a Effetto Venezia? Che cosa porterà alla kermesse?
«È la mia prima volta a Effetto Venezia. Con la direttrice del festival, Grazia Di Michele, abbiamo concordato che farò delle performances artistiche ogni sera, in piazza del Luogo Pio, durante i concerti centrali del festival e visto che sono un’artista che lavora su solo tematiche sociali, umanitarie e ambientali, ho subito sposato la proposta di Di Michele: realizzerò delle performance di body art contro la violenza di genere. In piazza del Luogo Pio verranno messe sul pavimento tre tele di 30 metri sulle quali dipingerò, usando il mio corpo, stimolato dalla musica del concerto. L’obiettivo è quello di coinvolgere il pubblico, preferibilmente i giovani. La body art ha infatti l’obiettivo di lavorare con il corpo in relazione con il corpo altrui: i ragazzi vivono la propria vita mediati da uno schermo digitale, la body art permette loro di esprime emozioni attraverso il corpo, entrando in connessione con il corpo altrui, in maniera gentile, delicata e gioiosa. L’obiettivo è di far riflettere le nuove generazioni sul rispetto del corpo».
Che cosa rappresentano le tele della Pace?
«Le tele fanno parte delle 12 tele che ho dipinto lo scorso anno a Venezia durante la Biennale d’Arte 2024, dove è stata presentata la Donna Vitruviana, una scultura mosaico. Da qui il collegamento fra Venezia ed Effetto Venezia. Le dodici tele che avevo dipinto lo scorso anno, coinvolgendo il pubblico, i bambini, i giovani di Venezia, avevano l’obiettivo di far riflettere sul tema delle guerre dimenticate, in più racchiudevano un importante messaggio ambientale. Le 12 tele della pace e dell’ambiente le porteremo a Livorno e le dipingeremo dall’altro lato: il tema sarà il rispetto del corpo della donna, di armonia, di pace interiore, una persona che è in pace con sé non metterà mai in campo un atto di violenza. Sono temi collegati, il rispetto degli altri popoli, della madre acqua, con il tema del rispetto del corpo. Le tele verranno dipinte con colori ad acqua, che possono essere messi sul corpo, che trasmetteranno gioia cromatica. Le tele che dipingeremo la sera rimarranno in esposizione il giorno successivo, in maniera che tutti le potranno ammirare. Poi verranno esposte nella sezione di Arte Contemporanea del Museo della Città fino al 30 settembre. Saranno allestite come delle scenografie».
Che progetti ha per il futuro?
«A fine agosto sarò in Giappone. L’Unesco di Parigi mi ha chiesto di fare delle performances che coinvolgeranno il pubblico durante l’expo di Osaka. A Gorizia, in piazza della Transalpina, sul confine tra Gorizia e Nova Gorica per la Capitale europea della Cultura, fino al 31 dicembre, resterà esposta la Donna Vitruviana, sintesi fra oriente e occidente».