Livorno, finisce al pronto soccorso in barella e dopo la lastra sparisce la sua collanina d’oro
Disavventura di un avvocato: «Me l’hanno tolta per farmi l’esame: era un ricordo di mio padre»
LIVORNO Arriva in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale. In barella (dolorante per una spalla lussata) viene portato in sala radiografie, per gli esami del caso. Gli viene tolta la collanina d’oro per fare una radiografia e, poi, di fatto, la catenina sparisce. Ecco la brutta disavventura capitata a un avvocato livornese all’interno della struttura ospedaliera di Livorno. Un caso che lui non solo vuole denunciare a gran voce per invitare le persone a fare attenzione, ma a cui seguirà un esposto formale alla direzione sanitaria.
«Una volta arrivato in sala radiografia, l’addetto di turno mi ha chiesto di togliermi la collanina perché, a suo dire, avrebbe interferito con la buona riuscita della lastra, ovviamente io, viste le mie condizioni, non potevo togliermela da solo e mi è stata quindi tolta, poi è sparita», l’avvocato, che ora indossa un tutore a seguito della lussazione della spalla, ci tiene a raccontare tutti i passaggi, proprio perché quello che è capitato a lui non succeda ad altri. «Io sinceramente, non ho avuto la lucidità di chiederne la restituzione immediatamente perché ero devastato dal dolore: quando sono tornato il giorno dopo al pronto soccorso per provare a recuperare la collanina mi sono imbattuto, ovviamente, nel più classico dei muri di gomma. Nessuno sapeva nulla e nessuna aveva fatto nulla», va nei dettagli.
Dietro a una collanina che si porta con sé, c’è una storia. C’è un volto. Momenti passati insieme. Famiglia. Qui c’è il ricordo del babbo scomparso qualche anno fa. Era un modo per portarlo nel cuore. Era la catenina del padre, quella portata una vita, poi passata al figlio. E adesso è andata a finire chissà dove, sottratta a un paziente dolorante portato in barella. «Inutile dire quanto la cosa mi abbia colpito e ferito: è davvero vergognoso che sia consentito approfittarsi in questo modo di persone in stato di estremo bisogno, quali sono quelle che accedono al pronto soccorso». L’avvocato, ovviamente, ha cercato spiegazioni una volta tornato al pronto soccorso. Pensava di poter recuperare il suo ricordo in oro. Niente di tutto ciò. Un muro di gomma da una parte e un niente di fatto dall’altra.l