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Livorno, addio a Umberto Simi: colonna dei bagni Nettuno

di Claudia Guarino
Livorno, addio a Umberto Simi: colonna dei bagni Nettuno

Il padre fondò lo stabilimento, lui si è speso fino alla fine nell'attività

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LIVORNO. Per anni è stato il volto di quello stabilimento balneare a cui era sempre stato profondamente legato. Suo padre Vittoriano aveva fondato i bagni Nettuno alla fine degli anni Quaranta, lui l’aveva spesso affiancato nel lavoro ed ha continuato a dare una mano allo stabilimento finché ha potuto. Fino a che gli strascichi di una caduta l’hanno tenuto lontano dagli ombrelloni. Umberto Simi, socio storico dei bagni Nettuno, è morto nella notte tra lunedì e ieri, all’ospedale di Livorno. Avrebbe compiuto 85 anni a settembre e lascia un grande vuoto nei cuori delle tante persone che gli volevano bene. In quelli dei parenti, dei tanti amici e dei clienti e, soprattutto, in quelli dei familiari più stretti: la moglie Maria Marchetti, il figlio Vittoriano le nipoti Elisa e Vittoria.

Lo stabilimento

Era il 1948 quando Vittoriano Simi, padre di Umberto, fondò i bagni Nettuno sul viale Italia, a due passi dal moletto Nazario Sauro. Lo stabilimento nasce sulla spiaggia ed è lì intorno che si sviluppa tutt’oggi, sebbene si sia poi ampliato sul cemento, visto anche l’aumento della domanda di spazi. Così ne parlava Umberto Simi, in un’intervista al Tirreno del 2017.

In prima linea

«Il nostro è uno stabilimento ultrafamiliare dove restano salde le tradizioni della vita sui bagni e dalle tavolate dei nostri abbonati che restano qui a pranzo e a cena. Peraltro siamo stati i primi e gli unici a Livorno ad avere le cosiddette cabine elioterapiche». E in giro per i bagni Nettuno si sono sempre visti tanti bambini. Chi conosceva Umberto lo descrive come un uomo molto legato al bagno che gestiva insieme ad altri due soci. E non mollava mai. Fino a che ha potuto era lì, sotto gli ombrelloni. Ha continuato a farlo anche dopo la morte – nel 2020 – del figlio Marco, per anni direttore dei Nettuno.

«Colonna portante»

«Umberto – è il messaggio della società che gestisce lo stabilimento – era una persona di grande umanità, sempre pronto all’ascolto. È stato una colonna portante della nostra attività sin dalle sue origini. Il suo contributo alla gestione dello stabilimento è stato fondamentale per lo sviluppo e per i traguardi raggiunti. Ricorderemo sempre il suo impegno, la sua lealtà e la sua capacità di trovare soluzioni anche nelle situazioni più complesse». La salma di Umberto Simi è esposta alla camera mortuaria dell’ospedale di Livorno, sul viale Alfieri e domani alle 15,15 ci sarà l’ultimo saluto prima del trasporto ai Lupi. «Ringraziamo – dicono i familiari – amici e parenti per la vicinanza in questo giorno di lutto e per il bene e il rispetto che hanno sempre manifestato nei confronti di Umberto». 


 

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