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Palio Marinaro 2025, il Venezia non muore mai: il racconto dell'evento

di Fabrizio Pucci

	L'arrivo del Venezia che ha vinto il Palio 2025 (foto Stick)
L'arrivo del Venezia che ha vinto il Palio 2025 (foto Stick)

Livorno, lo Sgarallino-Piccini schianta il Borgo dominando e vince il suo 36esimo Palio. Terzo posto per il Pontino, mentre il sindaco pensa all’edizione 2026 in notturna

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LIVORNO. Campane a festa da Crocetta a Santa Caterina. Fuochi d’artificio ad illuminare la notte del quartiere più antico della città e quel “Venezia non muore mai” gridato come un mantra dai vogatori rossobianchi, mentre issavano i remi verso il cielo in segno di vittoria.

Lo Sgarallino-Piccini ha dato scacco matto al Borgo che – da cannibale – fino ad ora nel 2025 aveva vinto tutte le gare: dalla 25 aprile alla Barontini passando per la Lubrani-Meoni, la Santa Giulia e la Risiatori. Tuttavia, quando di mezzo c’è il Venezia (al 36esimo successo nel Palio), non si può parlare di sorpresa. Semmai di classe e di un temperamento mai domo.

Che gara hanno fatto i ragazzi del timoniere Crovetti! Si sono bevuti i 2042 metri del percorso in poco più di 10 minuti. Sono stati sempre in testa. All’inizio di un’incollatura, con il Borgo orgogliosamente alle calcagna e un sorprendente Labrone (penalizzato dalla boa 8, perché esposto più di tutti al vento di maestrale) terzo alla prima delle tre virate. Poi la progressione: inarrestabile, inesorabile, buona per scremare il gruppo.

Così, mentre dietro si accendeva la bagarre per la terza piazza (ora appannaggio del Labrone, poi del Pontino finanche per qualche palata dell’Ardenza e definitivamente di nuovo dell’ottimo Ilio Dario Barontini) si è andato materializzando il duello, quello più atteso, tra Venezia e Borgo: 1500 metri estenuanti in una sfida di nervi ancor prima che di muscoli. Chiaro il canovaccio: Rossobianchi sempre avanti e Costante Neri in scia senza perdere troppo terreno, ma pure senza guadagnare neanche un metro.

Dietro, detto del gagliardo Pontino, buon quarto posto dell’Ardenza che ha chiuso bene una stagione senza acuti, ma anche priva di delusioni.

Così mentre il Venezia arrivava a braccia alzate sportivamente applaudito dai rivali bianconeri, nelle posizioni di rincalzo infuriava la lotta per il miglior piazzamento: l’ha spuntata il Labrone. I Quartieri Nord – che non arrivavano tanto in alto dal 1987 – hanno preceduto di 27 centesimi un sorprendente Ovosodo – finalmente privo della maglia di ultimo della classe – e di 37 il San Jacopo che invece – dopo le ultime buonissime prestazioni alla Santa Giulia e alla Barontini – ha deluso la torcida biancoverde che aveva invaso la Terrazza Mascagni sperando nel primo, storico successo della centenaria Seziona Nautica. Male, infine il Salviano che si è staccato ed è arrivato ottavo a 26” da chi lo ha preceduto.

Le emozioni non sono mancante neanche nelle gare che hanno preceduto il Palio Marinaro: un giro di boa anziché tre, mille metri anziché duemila, ma pathos a livelli altissimi. Nella competizione riservata alle gozzette a 4 femminili, il Borgo – a sorpresa – ha spodestato per 72 centesimi l’Ardenza che fino a ieri mattina aveva fatto l’en plein di successi nelle precedenti gare. Per le bimbe bianconere è stato il bis del successo del 2024. Terzo posto per il Labrone 2 che ha preceduto Ovosodo, San Jacopo e le consorelle del Labrone 1.

Borgo sul gradino più alto anche nel Minipalio (Under 18 maschile). In questo caso è stata una conferma perché i ragazzi bianconeri hanno messo insieme una stagione praticamente perfetta. Piegata la strenua resistenza dell’Ovosodo arrivato dietro per 3”. A seguire Venezia, Pontino, Ardenza, Labrone, Salviano e San Jacopo.

La storia ha bussato alla porta del Palio grazie ai tre equipaggi femminili che si sono sfidati sulle imbarcazioni a dieci remi per la prima volta in assoluto. Anche in questo caso ha vinto il Borgo (che se non fosse stato per il’dieci’maschile avrebbe fatto l’asso pigliatutto) che ha regolato il Labrone e l’Ovosodo. Al netto del risultato, è stata aperta una strada che nel futuro dovrà essere percorsa.

Felice il Sindaco Luca Salvetti che alla fine di una giornata indimenticabile ha fatto intendere che sta già pensando al Palio 2026, quello del centenario dalla prima edizione: «Potremmo pensare anche di farlo disputare in notturna» ha dichiarato e poi ha aggiunto sorridendo: «Vedo già i miei collaboratori preoccupati». Poi si è fatto serio: «Abbiamo dodici mesi per pensare a qualcosa di particolare per il prossimo Palio».

Intanto tutta la Venezia festeggia, in Borgo si medita su ciò che poteva essere e che non è stato. E gli altri – dopo – la pausa estiva si organizzeranno di nuovo per perpetuare questa tradizione meravigliosa e provare ad insidiare rossobianchi e bianconeri.

Palio Marinaro Venezia 10’03”82, Borgo 10’06”39, Pontino 10’21”21, Ardenza 10’23”08, Labrone 10’27”93, Ovosodo 10’28”20, San Jacopo 10’28”30, Salviano 10’54”67.

4 remi donne. Borgo 6’12”41, Ardenza 6’13”13, Labrone 2 6’40”27, Ovosodo 6’47”17, San Jacopo 6’47”50, Labrone 1 6’59”96.

4 remi juniores. Borgo 5’36”55, Ovosodo 5’39”22, Venezia 5’50”57, Pontino 5’56”57, Ardenza 6’05”04, Labrone 6’16”85, Salviano 6’39”01, San Jacopo 7’25”34.

10 remi donne. Borgo 5’32”52, Labrone 5’38”09, Ovosodo 5’56”85.
 

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