Il Tirreno

Livorno

La storia

Livorno, scrisse una lettera dopo la morte di sua figlia: l’incontro dopo 29 anni

di Franco Marianelli

	Nella foto a sinistra l’incontro fra le due donne e a destra Lisa Falleni
Nella foto a sinistra l’incontro fra le due donne e a destra Lisa Falleni

Maila Barbieri ha perso la figlia Lisa, appena 13 anni, a causa di un’encefalite

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LIVORNO. Niente avrebbe potuto lenire il dolore di una mamma per la perdita di una figlia, ma quella lettera a Il Tirreno, all’epoca firmata solo con il nome di battesimo, per qualche istante le dette la sensazione di non essere sola nella propria sofferenza. Lisa Falleni morì l’11 giugno di 29 anni fa alla tenera età di 13 anni per colpa di una encefalite fulminante.

Il Tirreno scrisse quotidianamente dell’evolversi della patologia dal giorno della scoperta a quello, circa una settimana dopo, della tragica scomparsa che ha gettato nel lutto più totale l’intera città. «Ti ricorderò per sempre anche se il tuo ricordo sarà come invisibile – era la parte finale della lettera – visto che non ti ho mai conosciuto, ma ti prometto che il tuo ricordo in me rimarrà per sempre». Firmato semplicemente “Mascia”. A Maila Barbieri, la mamma di Lisa, quella lettera è rimasta sempre sia nella mente, sia nel cuore e dopo tanto tempo, grazie all’aiuto dei social network e della tecnologia in generale, si è decisa, pochi giorni fa, a chiedere sul web se qualcuno avesse idea di chi fosse la Mascia autrice della lettera. Potenza della Rete dopo poche ore Mascia (Luschi il suo cognome) è stata rintracciata. E il giorno dopo si è tenuto l’incontro fra le due donne: «È stato un momento di pianto, di abbracci e poi di sorrisi e soprattutto – racconta la signora Maila emozionatissima per quanto accaduto – la certezza di aver acquisito un’amica in più». «È stato bello incontrarci. Francamente non pensavo che Maila avesse conservato quella lettera – replica Mascia, anch’ella emozionatissima per la sorpresa – che scrissi spontaneamente visto la sofferenza che mi dava il constatare come si possa morire a soli 13 anni».

«Lisa era una ragazzina solare che frequentava la terza media alle scuole Gamerra di Livorno. Non fece in tempo a sostenere gli esami», racconta la mamma. Mascia è un’impiegata civile di Camp Darby, la base americana fra la nostra città e Pisa, fa parte della protezione civile nel Sovrano Ordine di Malta e ha avuto modo di essere presente in molte situazione critiche compresa una missione in Ucraina nei primi tempi della guerra al fine di dare supporto a quelle popolazioni. Maila Barbieri e il marito Piero Falleni, padre di Lisa, in memoria della figlia istituirono una borsa di studio alle stesse scuole Gamerra alle due ragazze che si fossero diplomate con il voto più alto. Dopo la tragedia il concepimento e la nascita in casa Falleni di Benedetta che oggi ha 27 anni.

La signora Maila conserva il diario di Lisa con su scritte tutte le emozioni che potevano nascere nel cuore di una bambina quasi adolescente qual era prima della tragica scomparsa. E c’è una sorta di poesia che ti ghiaccia il sangue nelle vene: «Dicono che alla mia età si deve sempre ridere, ma chi lo dice non è mai stato giovane – si legge – perché non sa che alla mia età si piange per chi non si ricorda che esisti. Dicono che alla mia età non si soffre e invece si soffre per una canzone non dedicata o per uno sguardo o un parola che ti rivolge. Dicono che alla mia età è troppo presto per amare – è la terribile premonizione di Lisa nella poesie conservata da oltre 29 anni – ma chi lo dice non sa che alla mia età si può anche morire», così conclude. 

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