Il Tirreno

Livorno

Il caso

«Ha palpeggiato una sedicenne nel minimarket»: commesso agli arresti domiciliari

di Stefano Taglione
Una pattuglia dei carabinieri (foto d'archivio)
Una pattuglia dei carabinieri (foto d'archivio)

Un quarantaduenne è stato fermato come persona gravemente indiziata di delitto dai carabinieri. L'episodio, denunciato dai genitori della ragazza, sarebbe avvenuto nel rione delle Sorgenti

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LIVORNO. Avrebbe palpeggiato una ragazza di 16 anni entrata nel minimarket per comprare alcuni prodotti, tentando di baciarla e afferrando la sua mano per strusciarla sulle parti intime. Per questo, un commesso bengalese di 42 anni, è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale aggravata e ristretto agli arresti domiciliari. La ricostruzione L’episodio contestato, sul quale sono ancora in corso tutti gli accertamenti da parte dei militari della Compagnia di Livorno, sarebbe accaduto nel tardo pomeriggio di sabato 26 aprile all’interno del negozio, che si trova nel quartiere delle Sorgenti.

L’adolescente, dopo i palpeggiamenti, è riuscita ad allontanarsi e a chiamare il 112. Immediato l’intervento dei carabinieri, che l’hanno messa in sicurezza, hanno parlato con lei e sono riusciti subito a risalire al presunto responsabile, fermandolo come persona gravemente indiziata di delitto. Il quarantaduenne, che abita a Livorno e si trova in Italia con un permesso di soggiorno regolare, si trova ora agli arresti domiciliari in regime di custodia cautelare per il pericolo di fuga. Nei prossimi giorni, in tribunale, il negoziante (se deciderà di esporre la sua versione dei fatti) sarà ascoltato durante l’interrogatorio di garanzia. Le indagini I carabinieri, naturalmente, sono ancora al lavoro per capire esattamente che cosa sia accaduto.

Al momento c’è la denuncia della vittima, la sedicenne, che ha raccontato di essere stata palpeggiata subito dopo essere entrata all’interno dell’esercizio commerciale del rione per comprare alcuni prodotti in vendita. I militari dell’Arma, coordinati dal sostituto procuratore Giuseppe Rizzo, stanno cercando di stabilire, con accertamenti anche di tipo tecnico, l’intera dinamica della vicenda. Fondamentale, se ve ne sono, saranno le immagini delle telecamere del locale, ma eventualmente anche quelle della zona, se presenti, e le altre (eventuali) degli esercizi commerciali del rione. I video potrebbero quindi delineare, ancora più nel dettaglio, la presunta violenza sessuale. La vittima è stata già ascoltata nell’immediatezza dei fatti e sicuramente, in una successiva fase delle indagini preliminari, il suo racconto dovrà essere ulteriormente verificato in modalità protetta, dato che è minorenne. L’interrogatorio La persona indagata, all’inizio di questa settimana, sarà ascoltata dal giudice per le indagini preliminari e dal pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Giuseppe Rizzo, durante l’interrogatorio di garanzia che si terrà a giorni nel palazzo di giustizia penale di via Falcone e Borsellino.

Difeso dall’avvocata Barbara Luceri, il commesso quarantaduenne dovrà scegliere se parlare, spiegando la sua versione dei fatti, o avvalersi della facoltà di non rispondere. Al momento, contro di lui, c’è il racconto della vittima, che ha denunciato ai carabinieri di essere stata palpeggiata all’interno del negozio di prossimità.

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