Il Tirreno

Livorno

Viale della Libertà

Piove nell’asilo nido Pirandello, il Comune contro la ditta appaltatrice: «Ora risolva i problemi»

A sinistra i secchi nell'asilo colpito dalle infiltrazioni, a destra la vicesindaca Libera Camici
A sinistra i secchi nell'asilo colpito dalle infiltrazioni, a destra la vicesindaca Libera Camici

La vicesindaca Libera Camici chiede all'azienda privata, con cui l'amministrazione ha un contratto per l'affitto e la manutenzione dei moduli, un intervento risolutivo: «Altrimenti adiremo le vie legali e chiederemo i danni. Le proteste dei genitori? Hanno ragione». Lunedì resterà chiuso

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LIVORNO. «I genitori dei bambini, alcuni dei quali mi hanno anche scritto, hanno pienamente ragione e li comprendo. Come amministrazione, appena ricevute le segnalazioni sulle infiltrazioni d’acqua, ci siamo immediatamente attivati con i sopralluoghi, contattando la ditta siciliana alla quale paghiamo un canone di affitto mensile per il prefabbricato, che ne comprende anche la manutenzione. Ora se ne deve occupare, altrimenti adiremo le vie legali e all’azienda, naturalmente, chiederemo i danni».

A parlare, dopo la pioggia nelle stanze dell’asilo provvisorio “Pirandello” di viale della Libertà, è la vicesindaca Libera Camici, che in giunta ha le deleghe all’istruzione, alle politiche educative e all’edilizia scolastica. Le infiltrazioni, con le proteste di mamme e babbi, si sono verificate nella mattinata di venerdì 31 gennaio, durante l’abbondante pioggia che ha investito la città. L’asilo probabilmente riaprirà martedì. «Le educatrici sono state straordinarie – le parole di alcuni genitori al Tirreno poche ore dopo – e hanno portato i nostri bambini nell’unica aula dove non pioveva. Abbiamo comunque visto delle scene da “sfollati”, non va per niente bene questa situazione».

«Lunedì (domani per chi legge ndr – prosegue Camici – il titolare della ditta siciliana “Interguest”, con la quale abbiamo stipulato il contratto di noleggio e manutenzione dei  moduli temporanei, verrà qui per risolvere la situazione insieme al nostro personale e abbiamo deciso per precauzione di tenere chiusa la struttura, informando tempestivamente le famiglie: come Comune gli avevamo scritto, sollecitando un intervento tempestivo e inviandogli anche l’articolo del Tirreno sui disagi lamentati dalle mamme, dato che la nostra priorità è garantire la sicurezza degli ambienti, in particolare quando parliamo di scuole e bambini. Spero che l’intervento sia semplice da realizzare e che la pioggia si sia infiltrata solo a causa della porzione di tetto scoperchiata la scorsa settimana. Forse era stato realizzato un intervento “tampone” in attesa di quello conclusivo, quindi non definitivo, e la pioggia ha fatto il resto. È comunque qualcosa di intollerabile».

Sulla nuova struttura, quella che sorgerà al posto del “vecchio” Pirandello chiuso appunto in attesa dei lavori, «si inizierà probabilmente a marzo – conclude Camici – e il cantiere proseguirà per 18-24 mesi, nei piani lo vorremmo pronto per il 2026. Come Comune ci siamo trovati a gestire 150 milioni di euro di interventi pubblici, che da una parte è senza dubbio un bene, ma dall’altra richiede un grande impegno di tempo e risorse che si aggiunge a quelli per tutto ciò che è invece ordinario». 

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