Livorno, Faldo uno spiraglio di speranza: forse a salvarla sarà la Xca
In Regione tavolo decisivo per il futuro dell’azienda e dei cento lavoratori. A rilevare la società da Autotrade potrebbe essere l’azienda di Conti e Arcese
LIVORNO. Autoparco “Il Faldo”, qualcosa (forse) si muove per i cento lavoratori tra diretti e indotto.
Domani, venerdì 10 gennaio, in Regione è previsto un tavolo che potrà dire molto sul futuro dell’azienda e sull’eventuale acquisizione da parte di XCA di Orbassano, la società di trasporto veicoli con la quale le famiglie Arcese e Conti hanno deciso di tornare nelle operazioni di Fvl (Finished Vehicle Logistics) portando con sé l’esperienza del Gruppo Arcese Mercurio.
La partita
L’attuale proprietà dell’autoparco, quella di Autotrade&Logistics, che a Firenze sarà rappresentata da Filippo Griffit, ha una situazione patrimoniale e finanziaria di palese difficoltà, tale da creare serie preoccupazioni per i lavoratori indiretti e quelli dell’indotto. Un totale di un centinaio di persone, da tempo ormai con il fiato sospeso. Situazione molto delicata e denunciata dai sindacati di categoria. Recentemente, Giuseppe Gucciardo, della Filt Cgil ebbe a dire che si era a conoscenza di una proposta di concordato preventivo, strumento giudiziale di risoluzione della crisi di un’impresa che si attua mediante la realizzazione di accordi con i creditori destinati ad essere perfezionati sotto la protezione del tribunale. E Giovanni Ceraolo, di Usb Livorno fece cenno a una possibile richiesta di composizione negoziata della crisi d’impresa. Un percorso riservato e stragiudiziale con il quale si agevola il risanamento di quelle imprese che hanno comunque le potenzialità per restare sul mercato, anche mediante il trasferimento dell’azienda o di rami di essa. Ma domani potrebbe esserci uno scatto importante, come dicevamo.
Un passo in avanti che possa conferire maggiore serenità a coloro che hanno bisogno di certezza di uno stipendio da portare a casa.
Quello che sembra certo è che i soggetti candidati ad un cambio di gestione potrebbero essere diversi, compreso anche chi il Faldo già lo conosce bene. Come la Sintra di Parma, ad esempio, alla quale potrebbe andare la gestione operativa.
L’operazione sul tavolo – che si spera possa andare in porto – prevede l’aquisizione da parte di XCA di Orbassano (delle famiglie Conti e Arcese) che a sua volta darebbe la gestione operativa a Sintra s.r.l di Parma che ha già operato al Faldo anni fa.
La sindacalista
«Non possiamo sbilanciarci – dice Irene Avanzoni, in rappresentanza di Cgil Filt che al Faldo ci lavora da venti anni spostando prevalentemente le macchine all’interno del piazzale – perché siamo in attesa di conoscere eventuali sviluppi (l’incontro in Regione con la committente Autotrade&Logistics, ndr). Le notizie di corridoio che possono giungere – prosegue -, potrebbero illudere, ma al momento non c’è niente di concreto e di ufficiale. Le dinamiche economiche di questo particolare momento storico del resto, ci insegnano ad andare cauti. Posso dire tuttavia che ci sono certamente più soggetti interessati a rilevare l’intero pacchetto. Ma il Faldo è ancora di Autotrade, una società che mensilmente si impegna a pagare i vari debiti con le aziende, il lavoro non è ancora entrato a testimonianza di una situazione di stallo e con la cassa integrazione aperta il 15 dicembre 2024 per 12 settimane. I posti di lavoro restano a rischio. Una situazione che potrebbe avere aggiornamenti con una proroga, o virare verso una nefasta evoluzione, attraverso i licenziamenti. Non ci possiamo più permettere di vivere nell’incertezza, attendiamo adesso concrete risposte».
Un pantano dal quale si intuisce tutta la fretta di uscire, risolvendo la vertenza con soddisfazione per tutti, attraverso una acquisizione senza bisogno di portare i libri in tribunale.
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