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«Pd e Mirabelli soffrono di dislessia». Bufera social su Ribechini, l’uomo dei comitati livornesi

di Giulio Corsi
«Pd e Mirabelli soffrono di dislessia». Bufera social su Ribechini, l’uomo dei comitati livornesi<br type="_moz" />

La gaffe del presidente dell'associazione Porto Pulito attaccando il segretorio del Pd. La replica dell’associazione: «Disturbo che riguarda tre milioni di italiani, si informi»

16 maggio 2024
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Livorno Stavolta Luca Ribechini, l’uomo dei comitati, il grande nemico dell’amministrazione comunale, il rompiscatole come si definisce lui, da sempre, per scelta, non proprio politicamente corretto, è inciampato sul peggior linguaggio del millenio scorso.

Nella diatriba politica sui fumi prodotti dalle navi in porto, che sabato aveva visto 4 candidati (Barale, Cosimi, Guarducci e Pezone) firmare un impegno per contingentare i traffici marittimi non essenziali, Ribechini ha dato del dislessico al segretario del Pd Federico Mirabelli, che in un intervento sul Tirreno aveva contestato quell’impegno sottolineando che sarebbe un errore scendere a un conflitto su scala locale tra lavoro e ambiente.

«Oggi il Segretario del Pd torna a dichiarare sulla stampa cittadina che noi di Porto Pulito vogliamo ridurre indiscriminatamente il traffico portuale – ha scritto ieri in un commento sul proprio profilo social dall’emblematico titolo “Partito dislessico o partito diGoebells? ” –. Beh, a questo punto i casi sono due: o non si è capaci di leggere un semplice testo, o se ne dà una lettura volutamente parziale. Farebbe propendere per una banale diagnosi di dislessia l’incapacità di comprendere il significato del semplice termine “crociere”, settore che pure è menzionato chiarissimamente nel nostro documento come il meno essenziale, da contingentare in attesa di misure concrete contro i fumi navali».

Le parole di Ribechini hanno ricordato un po’ quei film anni Ottanta o Novanta in cui tranquillamente si rideva per battute su “froci e finocchi” oppure quel linguaggio diffuso in cui veniva usata la parola “mongoloide” per offendere “simpaticamente” qualcuno. Roba che per fortuna una nuova e civile sensibilità ha cancellato da almeno vent’anni, nonostante gli scivoloni non siano mancati, anche di noti politici, si pensi all’uscita di Beppe Grillo sugli autistici di qualche anno fa.

Non a caso, a Ribechini, ha subito risposto, con toni civili, l’Associazione Italiana Dislessia. «Gentile Luca, ci preme precisare un’informazione importante, a commento del suo post, rimanendo completamente estranei al legittimo confronto politico. La dislessia e gli altri disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) sono una neurodivergenza, una caratteristica di origine neurobiologica che non impedisce la realizzazione della specifica abilità (lettura, scrittura, numerazione o altro) ma necessita di tempi più lunghi e carichi maggiori di attenzione. Dichiarare che la mancata comprensione di un testo implichi una diagnosi di dislessia è errato, perché la dislessia non è dovuto a un deficit cognitivo. Questa affermazione è quindi lesiva della dignità delle persone con DSA che, in Italia, si stima siano tre milioni. La invitiamo a leggere con attenzione che cosa sono i DSA e come parlarne, e a modificare il testo del suo post, evitando di utilizzare la parola dislessia in senso dispregiativo».

Ma Ribechini, forse distratto, forse concentrato solo su Mirabelli e sul mondo dem, ha messo una toppa peggiore del buco (senza modificare il testo del suo post): «Grazie per la precisazione – ha scritto –. In effetti, come avrà compreso, la diagnosi più probabile non è la dislessia, ma ben di peggio. Piena solidarietà, in ogni caso, alle persone che ne soffrono».

E la sua nuova gaffe è stata evidenziata dall’associazione dislessici: «La sua espressione “ben di peggio” sta a indicare che la dislessia sia, a suo avviso, un male: come dicevamo non ha senso utilizzare una neurodivergenza (ma lo stesso sarebbe con una disabilità) con accezione dispregiativa, in un discorso che nulla ha a che vedere con questi temi, complessi e delicati». l

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