Terrore in centro a Livorno, negoziante sventa la rapina al minimarket: «Erano in tre armati di coltello»
Parla il titolare: «Ho avuto tanta paura. Per fortuna è arrivato un cliente, poi mi sono chiuso dentro e hanno tentato di spaccare la vetrata, buttando delle casse d'acqua minerale per la strada»
LIVORNO. Restando impassibile, grazie al suo sangue freddo, è riuscito a sventare una rapina. Aiutato, per così dire, da un conoscente-cliente che all’improvviso è entrato nel negozio per fare alcuni acquisti. Sono stati momenti di terrore quelli vissuti nel minimarket all’angolo fra via Novelli e via Bernardina, a pochi passi dagli scali Olandesi e dalle scuole Benci, dove il titolare dell’attività commerciale – l’imprenditore bengalese Uddin Md Jashim – si è trovato di fronte a un bandito armato di coltello che gli ha urlato: «Dammi i soldi, ho un coltello...», mostrandogli l’arma bianca dalla tasca.
È successo tutto attorno alle 23.15 di sabato 18 febbraio, mentre il commerciale era al lavoro da solo, come spesso gli accade. «Erano tre persone – racconta Md Jashim – due giovani, credo fra i 22 e i 25 anni tunisini, e una ragazza di 16-18 anni, credo loro connazionale, ma di questo non ne sono sicuro. Uno degli uomini è entrato all’interno de mio negozio, mentre gli altri lo aspettavano fuori, mostrandomi il coltello e gridandomi di consegnare l’incasso. Ho avuto tanta paura, ma per fortuna in quel momento è entrato un cliente, ignaro di tutto, per fare la spesa. Appena lo ha visto, il bandito, è scappato fuori spaventato».
Md Jashim ha mantenuto la calma, evitando anche di coinvolgere il cliente. Così, appena terminati gli acquisti, lo ha fatto uscire e si è chiuso dentro a chiave. Speranzoso di essere al riparo. «Appena chiusa l’attività – prosegue – queste tre persone sono tornate. Hanno iniziato a battere violentemente i pugni contro la vetrata, cercando di spaccarla, poi hanno buttato le casse delle bottiglie d’acqua che tengo fuori in mezzo alla strada. È stato terribile, poi appena hanno visto che chiamavo il 112 si sono dileguati».
Una fuga a mani vuote, visto che nessuno di loro è riuscito a prendere niente. Sul posto, in pochi minuti, è poi intervenuto un equipaggio della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato, che ha ascoltato il proprietario del negozio e si è messo alla ricerca dei tre banditi. «Ero molto spaventato – continua Md Jashim – e dopo aver avvertito le forze dell’ordine ho suonato anche a una persona che vive qua sopra, avvertendola di quanto era appena accaduto. A quell’ora non c’erano altri negozio aperti lungo questa strada ed è la prima volta che mi succede una cosa del genere».
Alla polizia di Stato, l’imprenditore, ha ovviamente sporto denuncia e si indaga per tentata rapina. Purtroppo, nel locale, non ci sono telecamere. Impianti di sorveglianza, secondo una prima ricostruzione, non ce ne sarebbero neanche fuori, ma forse quelli delle vicinanze potrebbero aver inquadrato l’arrivo e la fuga dei banditi. Non è la prima volta, purtroppo, che i minimarket vengono presi di mira dai banditi: poco meno di un anno fa, l’imprenditore Faruk Hossain, era riuscito a mettere in fuga un potenziale rapinatore armato di coltello con il bastone di ferro per chiudere la serranda dalla sua attività commerciale “Due stelle” di via Garibaldi.