Il Tirreno

Livorno

Muore a 38 anni madre di tre figli

A sinistra: il negozio di via Garibaldi in cui lavorava Claudia Maggini con i familiari. A destra: la cappella della camera mortuaria dell’ospedale
A sinistra: il negozio di via Garibaldi in cui lavorava Claudia Maggini con i familiari. A destra: la cappella della camera mortuaria dell’ospedale

Un forte dolore alla testa mentre era in casa, poi è crollata all'improvviso

07 gennaio 2012
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 LIVORNO. Un mal di testa improvviso mentre gioca con i tre figli piccoli. Un mal di testa che non dà pace, sempre più forte. Poi lo svenimento e la chiamata al 118, inutile. Claudia Maggini domani avrebbe compiuto 38 anni. Forse avrebbe trascorso la giornata con i figli e il marito se quel maledetto mal di testa arrivato all'improvviso non se la fosse portata via tra le quattro pareti di casa, al Castellaccio.  Ad aggredirla potrebbe essere stato un aneurisma cerebrale, ma le esatte cause della morte devono ancora essere precisate: nelle prossime ore la famiglia e i medici potrebbero decidere di effettuare nuovi accertamenti.  La donna si è sentita male nel pomeriggio. Con lei c'era anche il marito Saverio. Gli amici raccontano che erano rimasti in casa nel giorno di Befana perché uno dei figli (di 11, 9 e 5 anni) aveva qualche linea di febbre. Il malore è stato improvviso e a quanto risulta la donna è arrivata in ospedale già priva di vita.  Claudia era molto conosciuta in città. È della sua famiglia, infatti, lo storico negozio di abbigliamento che si affaccia su via Garibaldi, Maggini Sport. Un negozio che da anni è sponsor e rivenditore di numerose società sportive: le atlete del pattinaggio che hanno sede a Fiorentina, a pochi metri dalla vetrina, le squadre di calcio e di basket.  Nonostante i tre figli piccoli e le corse tra scuole e casa al Castellaccio, era facile incrociare Claudia tra il bancone di Maggini Sport e gli scaffali di scarpe da ginnastica: da sempre aiutava il fratello Daniele e la mamma Sonia a portare avanti l'attività di famiglia.  Una famiglia molto nota anche per la stima e l'apprezzamento che hanno circondato l'indimenticabile figura del padre Piero: negli anni Settanta è stato una delle bandiere del calcio amaranto. I tifosi non l'hanno dimenticato, tant'è vero che a lui è stato dedicato uno dei club più importanti di Livorno.  Anche una volta uscito dai rettangoli di gioco, il suo nome legato all'attività commerciale è stato il punto di riferimento per intere generazioni di appassionati dello sport praticato.  Per un crudele scherzo del destino, Claudia se n'è andata quasi nell'anniversario della morte di suo padre: esattamente 28 anni fa la città e la famiglia Maggini piangevano la scomparsa di Piero. Tanto che, raccontano gli amici cresciuti con lei tra gli scaffali del negozio e le strade di Fiorentina, non aveva mai festeggiato volentieri nemmeno il suo di compleanno.  Per tutti l'improvvisa scomparsa della giovane mamma è stata uno choc. Ieri gli amici e i familiari sono rimasti fino a tarda notte sulla soglia della camera mortuaria. Hanno fatto di tutto per proteggere i figli piccoli dal dolore, dalla tragedia. La madre, il marito e il fratello hanno parlato a lungo con i medici per cercare di dare un nome alla bestiaccia che se l'è portata via in un soffio.  Intorno a mezzanotte è stato comunicato che nei prossimi giorni sul corpo della donna potrebbe essere effettuata l'autopsia per stabilire con certezza le cause della morte. Al momento, quindi, non è possibile dire quando saranno celebrati i funerali per dirle ciao un'ultima volta.
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