Manovra 2026, aumentano sigarette e tabacco: così i rincari a pacchetto
Per le sigarette convenzionali le accise saliranno a 32 euro al chilo nel 2026
La manovra finanziaria per il 2026 introduce una serie di aumenti destinati a entrare in vigore dal 1° gennaio del prossimo anno. Tra le misure previste figurano i ritocchi verso l’alto delle accise e sui prodotti del tabacco, compreso il comparto delle sigarette. Il piano messo a punto dal governo Meloni prevede un percorso di rialzi distribuiti su un arco di tre anni.
Per le sigarette tradizionali, l’aumento complessivo stimato è di circa 40 centesimi a pacchetto entro il 2028, con un primo incremento di circa 15 centesimi già a partire dal 2026. Più consistente il rincaro per il tabacco trinciato, che subirà un aumento intorno ai 50 centesimi dal 1° gennaio. Ritocchi al rialzo sono previsti anche per i liquidi delle sigarette elettroniche, con un incremento medio di circa 30 centesimi, sebbene con variazioni legate alla tipologia del prodotto, e per il tabacco riscaldato, che registrerà un aumento di circa 10 centesimi.
Nel dettaglio, per le sigarette convenzionali le accise saliranno a 32 euro al chilo nel 2026, per poi arrivare progressivamente fino a 38,50 euro nel 2028. Parallelamente, è prevista una lieve riduzione della componente fiscale calcolata sul prezzo di vendita. L’effetto complessivo di queste modifiche sarà un aumento medio compreso tra 14 e 15 centesimi a pacchetto già dal prossimo anno.
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