Il Tirreno

La diva

Brigitte Bardot, fissati i funerali pubblici: poi la sepoltura privata

di Redazione web

	Brigitte Bardot 
Brigitte Bardot 

Sul luogo dell’inumazione resta però un elemento di incertezza: mentre la Fondazione non ha voluto indicare il sito esatto, il Comune di Saint‑Tropez ha confermato che Bardot riposerà nel cimitero marino, dove si trovano già i suoi genitori

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L’addio a Brigitte Bardot, icona assoluta del cinema francese e simbolo di un’epoca morta domenica 28 dicembre a 91 anni, si terrà mercoledì 7 gennaio nella chiesa di Notre‑Dame de l’Assomption, nel cuore di Saint‑Tropez. A comunicarlo è stata la Fondazione Brigitte Bardot, che ha annunciato una cerimonia aperta al pubblico solo attraverso maxi‑schermi installati sul porto e nella centrale Place des Lices, per permettere a residenti e ammiratori di seguire il rito senza affollare la chiesa.

Una sepoltura privata e riservata

Al termine della funzione religiosa, la famiglia e la Fondazione hanno previsto una sepoltura privata, lontana dai riflettori che Bardot aveva scelto di evitare negli ultimi decenni della sua vita. Sul luogo dell’inumazione resta però un elemento di incertezza: mentre la Fondazione non ha voluto indicare il sito esatto, il Comune di Saint‑Tropez ha confermato che Bardot riposerà nel cimitero marino, dove si trovano già i suoi genitori. Una scelta che smentirebbe l’ipotesi, circolata nelle prime ore dopo la morte, di una sepoltura nella sua villa La Madrague, luogo amatissimo dall’attrice.

L’omaggio della città e dei suoi ammiratori

Dopo la sepoltura, la Fondazione ha annunciato un momento di omaggio pubblico dedicato «a tutti i Tropéziens e ai suoi ammiratori», un saluto collettivo che testimonia il legame profondo tra Bardot e la cittadina della Costa Azzurra, che l’attrice contribuì a rendere celebre nel mondo.

La Madrague, il rifugio di una vita

Acquistata alla fine degli anni Cinquanta, La Madrague era diventata il rifugio di Bardot, un luogo dove aveva scelto di vivere lontana dal clamore mediatico, circondata dagli animali che amava e che l’hanno accompagnata per tutta la vita. La villa, affacciata sul mare, è diventata negli anni un luogo quasi mitologico, simbolo della trasformazione di Bardot da diva internazionale a militante per la protezione degli animali, impegno che l’aveva portata ad abbandonare il cinema poco prima dei quarant’anni. In queste ore, la Fondazione Bardot e le autorità locali stanno definendo gli ultimi dettagli della cerimonia. A Saint‑Tropez cresce l’attesa per un funerale che non sarà solo un rito, ma un momento di memoria collettiva: l’ultimo saluto a una donna che ha segnato il cinema, la cultura popolare e l’immaginario di intere generazioni.

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