Chico Forti resta in carcere a Verona: negata la liberta condizionale
Uno degli avvocati di Forti, Carlo Dalla Vedova, ha già annunciato che verrà valutato il ricorso in Cassazione contro il provvedimento
Il trentino Chico Forti, condannato all’ergastolo negli Stati Uniti per l’omicidio dell’imprenditore australiano Dale Pike, continuerà a scontare la pena in Italia. Il Tribunale di sorveglianza di Verona ha infatti respinto la sua richiesta di libertà condizionale. Forti era rientrato in Italia poco più di un anno fa dopo aver scontato la pena negli Stati Uniti, ma la decisione del tribunale conferma che resterà in carcere.
Reazioni e ricorso in Cassazione
Uno degli avvocati di Forti, Carlo Dalla Vedova, ha già annunciato che verrà valutato il ricorso in Cassazione contro il provvedimento. La vicenda giudiziaria di Forti, condannato nel 2000, continua a far discutere: lui ha sempre proclamato la propria innocenza, e il caso ha diviso l’opinione pubblica italiana e internazionale. Nei giorni scorsi, anche Amanda Knox, cittadina americana nota per la lunga vicenda giudiziaria legata all’omicidio di Meredith Kercher, si è schierata a favore di Forti, pubblicando su X un messaggio di sostegno: “Libertà per Chico Forti!”.
La situazione attuale
Attualmente, Forti sta scontando la pena nel carcere di Montorio, a Verona. Secondo i legali, il trentino avrebbe già trascorso negli Stati Uniti quasi cinque anni in più rispetto alla pena prevista dal sistema giudiziario italiano per lo stesso reato. Lo zio di Forti, Gianni Forti, nei giorni scorsi aveva espresso speranza per la concessione della libertà condizionale: «Chico ha mantenuto una condotta irreprensibile e non è mai stato considerato pericoloso. Dovrebbe avere diritto alla scarcerazione, anche considerando gli anni già trascorsi in Florida».