Ponte sullo Stretto di Messina: via libera definitivo – Come sarà fatta l’opera unica al mondo per la sua lunghezza – Video
Ma non mancano le polemiche: uno dei piloni sorgerebbe su una faglia attiva con grandi rischi per la tenuta in caso di evento sismico
Il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha dato il via libera definitivo al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, presentato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’opera, che punta a diventare la più lunga al mondo a campata unica, è destinata a segnare un punto di svolta nelle infrastrutture italiane e a riaccendere il dibattito tra sostenitori e contrari.
Un ponte tra due regioni e verso il futuro
Il progetto prevede una luce centrale di 3.330 metri, torri alte 339 metri su ciascuna delle due sponde e una campata sospesa a 72 metri di altezza, sufficiente per consentire il passaggio del traffico navale. A sostenere la struttura saranno quattro cavi portanti del diametro di 1,26 metri, ciascuno composto da oltre 44mila fili d'acciaio. «Non è un punto di arrivo, ma un nuovo inizio dopo due anni e mezzo di lavoro e centinaia di riunioni”, ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha presieduto i lavori del Cipess. “L’opera consentirà un drastico abbattimento dei tempi di attraversamento – ha aggiunto – e rappresenterà un risparmio sia in termini di tempo che di impatto ambientale». Secondo le stime fornite dal ministero, i tempi di percorrenza per i treni passeranno da 120-180 minuti a circa 15, mentre il traffico su gomma potrebbe scendere da un’ora e mezza a 10 minuti in media.
Salvini: «Occasione per il Sud e stop alla fuga di cervelli»
Alla riunione era presente anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, mentre Salvini ha ringraziato i ministri che in passato hanno sostenuto il progetto, tra cui Pietro Lunardi, in carica nei primi anni 2000. Nel corso della conferenza stampa, il vicepremier ha annunciato anche la realizzazione della futura “metropolitana dello Stretto”, con tre fermate lato Messina, e ha assicurato che sarà data priorità all’occupazione giovanile in Sicilia e Calabria, le due regioni italiane con i più alti tassi di disoccupazione giovanile. «Un ingegnere del Sud oggi è costretto a scegliere dove emigrare – ha affermato –. Con questo progetto accadrà il contrario: si tornerà. Il project manager, una società americana, porterà in Italia 200 ingegneri. Parliamo di un’opportunità che va dalle manovalanze alle alte professionalità».
Trasparenza e legalità: «No a infiltrazioni mafiose»
Un altro fronte delicato sollevato da Salvini riguarda la legalità: «Il contrasto alle infiltrazioni mafiose sarà una priorità assoluta. Insieme al Viminale adotteremo gli stessi protocolli già sperimentati con Expo e altre grandi opere». E ha aggiunto: «Non fare il ponte perché in Sicilia e in Calabria c’è la mafia sarebbe come smettere di costruire ovunque».
Le critiche: Bonelli attacca, «Un’opera inutile e dannosa»
Non si è fatta attendere la reazione del co-portavoce di Alleanza Verdi-Sinistra, Angelo Bonelli, che ha definito il ponte «il più grande spreco di denaro pubblico mai visto in Italia»: 14,6 miliardi di euro interamente a carico dello Stato, senza investimenti privati. Bonelli ha sottolineato che l’approvazione è avvenuta nonostante i pareri contrari di diversi enti tecnici, tra cui ISPRA, ANAC, INGV e il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. In particolare, ha evidenziato il rischio sismico dell’area, dove uno dei piloni sorgerebbe su una faglia attiva. «Sono stati azzerati i fondi per la mobilità sostenibile, tagliati 1,5 miliardi per la manutenzione stradale e 6 miliardi dal fondo di sviluppo e coesione per finanziare un’opera che unisce due regioni, Sicilia e Calabria, ancora carenti nei servizi di base come ferrovie e acquedotti», ha accusato Bonelli. L’esponente ambientalista ha infine annunciato un ricorso già presentato alla Commissione Europea e ha ribadito l’intenzione di continuare la battaglia in tutte le sedi possibili.