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Notte di San Lorenzo 2025, i giorni migliori per guardare in cielo e godersi lo spettacolo delle Perseidi


	Quando osservare le stelle cadenti
Quando osservare le stelle cadenti

Secondo la tradizione popolare, le meteore rappresentano le lacrime del santo versate nel momento del supplizio: una tradizione che risale addirittura al 258 dopo Cristo

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È arrivato il mese più spettacolare dell’anno per chi ama osservare il cielo notturno. Agosto, da sempre sinonimo di stelle cadenti, offre anche quest’anno l’occasione perfetta per assistere al suggestivo passaggio delle Perseidi, lo sciame meteorico più famoso e atteso. Secondo quanto indicato dall’Unione Astrofili Italiani (UAI), il momento clou per l’osservazione del fenomeno sarà tra la notte di martedì 12 e le prime ore di mercoledì 13 agosto. Le condizioni astronomiche saranno favorevoli: la Luna, in fase calante e diretta verso l’Ultimo Quarto previsto per sabato 16 agosto, non interferirà in modo significativo con la visione delle meteore, soprattutto nelle ore che precedono l’alba, da sempre le più favorevoli per godersi lo spettacolo.

Il mito di San Lorenzo e l’origine del nome

Le Perseidi sono conosciute anche come “Lacrime di San Lorenzo”, in riferimento al martirio del diacono romano Lorenzo, arso vivo il 10 agosto del 258 d.C. durante le persecuzioni dell’imperatore Valeriano. Secondo la tradizione popolare, le meteore rappresentano le lacrime del santo versate nel momento del supplizio. Un’altra lettura, meno tragica, lega invece le scie luminose alle scintille del fuoco che lo consumò, trasformando il dolore in coraggio e luce nel cielo.

Il fenomeno astronomico

Dal punto di vista scientifico, lo spettacolo delle Perseidi è dovuto all’incontro tra l’atmosfera terrestre e le polveri lasciate dalla cometa Swift-Tuttle (109P), il cui ultimo passaggio vicino alla Terra risale al 1992. Questa cometa, con un diametro di circa 26 chilometri, torna a visitarci ogni 133 anni, e il prossimo appuntamento è previsto per il 2126. Nel periodo compreso tra la fine di luglio e la metà di agosto, il nostro pianeta attraversa la fascia di detriti lasciata dalla cometa. Il momento di massima intensità dello sciame cade tra l’11 e il 13 agosto, quando si possono osservare anche oltre 100 meteore all’ora, con punte che, nelle condizioni ideali, possono superare le 150. Solo lo sciame delle Geminidi, visibile in dicembre, può competere in quantità, ma le temperature invernali ne limitano l’accessibilità al grande pubblico.

Quando e come osservare le meteore

Per godere appieno delle Perseidi è consigliato osservare il cielo nelle ore più buie, poco prima dell’alba. In quel momento il radiante – il punto da cui sembrano partire le meteore – si trova in alto nel cielo, verso Est-Nordest, vicino alla costellazione di Perseo, da cui il fenomeno prende il nome. Non serve alcuna attrezzatura specifica: le stelle cadenti si ammirano meglio a occhio nudo, preferibilmente lontano da fonti luminose artificiali. L’ideale è sdraiarsi all’aperto, lasciare che gli occhi si abituino all’oscurità e osservare una porzione ampia di cielo.

Velocità, colori e bolidi

Le meteore delle Perseidi sono tra le più spettacolari: viaggiano a una velocità di circa 200.000 km/h, spesso sono colorate e in alcuni casi generano bolidi, meteore molto luminose che sembrano esplodere in cielo. Ogni scia è il risultato dell’ablazione di un frammento di polvere cosmica, che brucia entrando in atmosfera a causa dell’attrito. Il colore e la durata della scia variano a seconda della composizione chimica, della dimensione e dell’angolo d’ingresso del frammento. Sebbene vengano chiamate “stelle cadenti”, non hanno nulla a che vedere con gli astri fissi del cielo: si tratta di piccoli detriti, figli del passaggio di antiche comete, che per qualche secondo accendono il buio notturno.

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