Per evitare una tartaruga l’aereo si schianta: morti il pilota e un passeggero
Il velivolo, un Universal Stinson 108 con quattro posti a bordo, aveva appena toccato terra presso l’aeroporto di Sugar Valley, quando qualcosa è andato storto
Un incidente aereo dai contorni surreali si è verificato il 3 giugno scorso a Mocksville, nella Carolina del Nord, dove un piccolo velivolo si è schiantato in fase di atterraggio provocando la morte del pilota e di un passeggero, e ferendo gravemente un secondo occupante. A rendere ancora più incredibile la vicenda è la causa individuata dagli investigatori: una tartaruga presente sulla pista.
Un atterraggio riuscito, poi la tragedia
Il velivolo, un Universal Stinson 108 con quattro posti a bordo, aveva appena toccato terra presso l’aeroporto di Sugar Valley, quando qualcosa è andato storto. L'aereo, anziché fermarsi regolarmente, ha ripreso quota per poi perdere rapidamente il controllo e precipitare in una zona boschiva a circa 76 metri dalla pista. Dopo lo schianto, il mezzo ha preso fuoco ed è rimasto incastrato tra gli alberi, rendendo particolarmente difficili le operazioni di recupero.
Il rapporto preliminare del NTSB
Il National Transportation Safety Board (NTSB), agenzia federale incaricata di indagare sugli incidenti aerei negli Stati Uniti, ha pubblicato un primo rapporto che offre un dettaglio inatteso: il pilota avrebbe tentato una manovra improvvisa per evitare una tartaruga che si trovava sulla pista. Secondo quanto raccolto, una testimone della torre di controllo avrebbe udito il rumore dell’accelerazione del motore subito dopo l’atterraggio, segno che il pilota aveva tentato di sollevare di nuovo l’aereo. Un altro testimone avrebbe visto l'aereo inclinarsi leggermente, come se il pilota cercasse di alzare una ruota, probabilmente per non colpire l'animale. Una decisione estrema che si è rivelata fatale: la manovra ha destabilizzato il velivolo, provocando lo schianto. Il rapporto definitivo dell’NTSB, che chiarirà ogni dettaglio dell’incidente, potrebbe richiedere fino a due anni prima della pubblicazione.