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Dov’è precipitata la sonda Kosmos 482? L’impatto è avvenuto alle 8,24: pesava quasi 500 chili e viaggiava a 242 chilometri orari


	La sonda precipitata sulla Terra (Foto Nasa/Esa)
La sonda precipitata sulla Terra (Foto Nasa/Esa)

Ha colpito la superficie terrestre a una velocità stimata tra 65 e 70 metri al secondo, circa 242 chilometri orari

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Dopo oltre cinquant’anni nello spazio, la sonda sovietica Kosmos 482 è finalmente caduta sulla Terra. Il rientro atmosferico è avvenuto oggi, 10 maggio 2025, con l’impatto del lander nell’Oceano Indiano, a ovest di Giacarta. L’agenzia spaziale russa Roscosmos ha confermato che il modulo della missione fallita Venera è precipitato alle 9:24 ora di Mosca, corrispondenti alle 8:24 italiane. Secondo le previsioni, il rientro del Kosmos 482 era atteso in una finestra tra le 5:09 e le 12:05 ora italiana, ora confermata anche dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che ha rilevato la scomparsa del veicolo dai radar sopra la Germania, segnalando il suo decadimento orbitale.

Il rientro

La caduta incontrollata della sonda ha attirato l’attenzione degli esperti, poiché il modulo di discesa era stato progettato per sopravvivere alle condizioni estreme dell’atmosfera di Venere, aumentando la possibilità che resistesse anche al rientro sulla Terra. Tuttavia, finora non ci sono conferme ufficiali sulla sua integrità al momento dell’impatto. Secondo gli analisti, il lander di quasi 500 kg ha colpito la superficie terrestre a una velocità stimata tra 65 e 70 metri al secondo, circa 242 chilometri orari, un impatto simile a quello di un meteorite di 40-55 cm di diametro. A differenza di altri rientri spaziali, come quello di un razzo SpaceX Falcon 9 che ha disperso detriti sopra la Polonia, il rientro di Kosmos 482 non dovrebbe aver generato frammenti pericolosi.

La storia di Kosmos 482

Lanciata il 31 marzo 1972, Kosmos 482 faceva parte del programma sovietico Venera, nato per esplorare Venere. Un guasto al razzo vettore impedì alla sonda di uscire dall’orbita terrestre, facendola rimanere "parcheggiata" intorno alla Terra. La sonda si separò in quattro parti: due rientrarono pochi giorni dopo il lancio, mentre le altre due continuarono a orbitare per decenni. Il modulo appena rientrato, designato come 1972-023E, è stato identificato come il vero lander destinato ad atterrare su Venere. Secondo documenti russi declassificati, l'oggetto ha seguito un destino diverso rispetto agli altri pezzi della missione, orbitando per oltre mezzo secolo prima di tornare oggi sulla Terra.

Caratteristiche

Il lander Kosmos 482, secondo i dati della NASA, pesava 495 chiili e misurava circa un metro di diametro. Era protetto da uno scudo termico pensato per resistere alla densissima atmosfera venusiana e dotato di un paracadute da 2,5 metri quadrati per l’atterraggio. Grazie alla sua robusta struttura, molti esperti ritengono che il modulo sia sopravvissuto al rientro e ora giaccia integro sul fondo dell’Oceano Indiano. Se confermato, il recupero del Kosmos 482 potrebbe diventare una missione scientifica interessante, permettendo di esaminare un frammento autentico dell’era spaziale sovietica.

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