Trattori, si spacca il fronte degli agricoltori: «No a cortei con l’estrema destra»
Tensioni anche tra FdI e Lega: «Salvini vuole di più? Chieda a Giorgetti»
ROMA. La presenza di esponenti dell’estrema alla manifestazione in programma a Roma giovedì prossimo, segna la rottura tra il movimento “Cra Agricoltori Traditi” e “Riscatto agricolo”. «Giovedì noi staremo all’interno del nostro presidio (in via Nomentana, ndr) senza partecipare, perché non dobbiamo far strumentalizzare le nostre manifestazioni e non sposiamo iniziative politiche», ha annunciato ieri Salvatore Fais, esponente di “Riscatto agricolo”.
Fais chiarisce quelle che sono le richieste che il suo movimento avanza nei confronti dell’esecutivo: «Un tavolo con il governo insieme alle associazioni di categoria, per controllare cosa hanno detto e dire anche la nostra». E sottolinea che non parteciperà alla manifestazione di giovedì in particolare per l’annunciata presenza di Giuliano Castellino, ex leader romano di Forza Nuova, oggi a capo di “Italia Libera” e già condannato in primo grado per l'assalto alla sede della Cgil.
La protesta del Circo Massimo è stata organizzata dal “Cra” guidato da Danilo Calvani. La presenza di frange di estrema destra è osteggiata da una parte della stesso gruppo, tanto che alcuni membri del direttivo hanno rassegnato le proprie dimissioni in dissenso con la mancata chiusura ai gruppi di estrema destra.
La protesta degli agricoltori crea tensioni anche all’interno della destra di governo. Matteo Salvini ha chiesto al governo di fare un passo in più per venire incontro alle richieste degli agricoltori. Il leader della Lega punta in particolare sull’estensione dell’esenzione Irpef, ma riceve una piccata risposta dal capogruppo FdI alla Camera, Tommaso Foti: «Se si trova una copertura lo si faccia pure, ma bisognerebbe chiederlo a Giorgetti. Qui il problema è semplicemente aiutare chi ha più bisogno. E sicuramente chi ha un reddito fino a 10mila euro merita di avere un’esenzione, che nessuno peraltro aveva caldeggiato quando è stata approvata la legge di bilancio».
«Dal nostro punto di vista il limite a 10mila euro non basta – è la replica della Lega attraverso il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari –. Riteniamo che si possa fare uno sforzo in più: se non fosse possibile esentare l’Irpef per tutti, si potrebbe alzare la soglia da 10mila a 30mila euro. Potrebbe essere una soluzione accettabile».
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