Il Tirreno

Grosseto

Ferioli. Il cuore batte biancorosso ma la nuova sfida è in Campania

di Paolo Franzò
Ferioli. Il cuore batte biancorosso ma la nuova sfida è in Campania

Il preparatore grossetano dei portieri è stato ingaggiato dalla Gelbison

31 luglio 2023
3 MINUTI DI LETTURA





GROSSETO. Dalla Sicilia alla Campania, dal Città di Sant’Agata alla Gelbison di Vallo della Lucania. Raffaele Ferioli, preparatore dei portieri, grossetano ed ex biancorosso, si racconta, dopo il grande successo della terza edizione del camp estivo riservato ai giovani portieri che si è svolto di recente allo stadio Zecchini, che sperava potesse tornare a essere casa sua. Invece per lui, sarà un altra stagione al sud.
«Dopo l’esperienza in Sicilia che mi ha formato davvero – racconta Ferioli – tanto sotto l’aspetto umano che professionale, speravo di ricevere la chiamata giusta, anche se nel mio ruolo non è facile. Inizialmente, si era quasi concretizzata la possibilità di ritornare ad allenare i portieri nei professionisti, in Lega Pro. Ci ho anche sperato per un periodo poi si sa, quando le cose vanno troppo per le lunghe, il finale non è quasi mai a lieto fine e infatti la cosa non si è concretizzata. Tuttavia, tra le varie chiamate ricevute da qualche allenatore o direttore sportivo, è arrivata quella che non ti aspetti, di mister Alessandro Monticciolo, toscano come me che avevo incontrato la stagione scorsa da avversario in campionato, quando lui allenava il Trapani. Già allora mi disse che se avesse avuto la possibilità mi avrebbe chiamato a lavorare con lui e così è stato. Oggi sono orgoglioso di far parte del suo staff, in una società davvero ambiziosa come la Gelbison. Stiamo ancora aspettando di capire che campionato andremo ad affrontare, se di Lega Pro tramite ripescaggio o di serie D. Il presidente, Pugliesi e il direttore sportivo, Pascuccio sono molto ambiziosi e se sarà serie D stanno allestendo insieme al mister una squadra forte per puntare a ritornare in breve tempo tra i professionisti».
Ancora una volta però, lontano da casa e dalla Maremma. «È vero. Ma si tratta comunque di un’opportunità importante per crescere, in una società seria che mi ha accolto benissimo. Spero di ricambiare la fiducia riuscendo a trasmettere ai portieri che allenerò tutta la mia passione. Andare lontano da casa non è mai una scelta facile, ci devono essere le condizioni giuste, perché nonostante io parli sempre di passione, non devo dimenticare che è anche il mio lavoro e cosa più importante che ho mio figlio, Christian di 13 anni a casa che mi aspetta e che è il mio primo tifoso. Non è facile stare lontano da lui».
Prima dell’estate c’era stato un momento in cui sembrava che Ferioli potesse far parte nel Grosseto dello staff di mister Bonuccelli. «Si è vero, c’è stato un momento in cui speravo di poter rientrare a “casa”, ma il calcio è come la vita, va talmente veloce che a volte certe situazioni per vari motivi non si concretizzano. Probabilmente non era il tempo giusto. Anzi, ringrazio i tifosi per la stima e l’affetto che mi hanno sempre dimostrato. Tutti sanno dell’amore che ho per i colori biancorossi, per la squadra della mia città; sono un tifoso, non lo posso nascondere. La seguirò da lontano, con la consapevolezza e l’augurio che grazie ai sacrifici fatti da patron Lamioni, con a fianco il direttore Vetrini, Iacopo Tonelli e tutto lo staff dirigenziale, questa società possa già dal prossimo anno ritornare nei professionisti». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Il caso

Livorno, crollo copertura Rio Maggiore: la Regione spiega cosa non ha funzionato

Sportello legale