«Vincenzo, sei un fenomeno»: firmato Dino Zoff. Anche i suoi elogi al portiere delle 1000 presenze
«Adesso mi aspetto che Sabatini mi inviti a pranzo per festeggiare». E lui: «Lusingato, ma una sua partita in serie A vale più di tutte le mie»
GROSSETO. L’impresa di Vincenzo Sabatini che ha raggiunto mille presenze in campionato continua a far parlare ed ha oltrepassato i confini della Toscana. Arrivano anche i complimenti di un mito come Dino Zoff con cui Vincenzo Sabatini ha stretto un forte legame di amicizia e che in privato ha fatto gli elogi a mister 1000 presenze.
Contattato telefonicamente da Il Tirreno, il campione del mondo prima abbozza una risata poi va dritto: «È un fenomeno, non c’è niente da fare, Vincenzo è un vero fenomeno». Zoff, sempre parco di parole, si sarebbe fermato all’appellativo di fenomeno ma incalzato dal cronista aggiunge: «Sono contento per Vincenzo che è una persona eccezionale. Siamo diventati amici quando lui ha superato il mio record di presenze consecutive in campionato, ovvero 332, da allora Vincenzo ha continuato alla grande e adesso mi aspetto che mi offra un pranzo per festeggiare le sue mille partite».
Vincenzo Sabatini è ovviamente gratificato e dice: «Sono lusingato dalle parole di un mito e di un amico come Dino Zoff ma una sua presenza in serie A vale più delle mie mille tra i dilettanti».
Quella di Sabatini è sicuramente stata un’impresa eccezionale considerando che ha giocato in tutte le categorie dei dilettanti, serie D, Eccellenza, Promozione, Prima, Seconda e Terza categoria, senza dimenticare il lasso di tempo che occorre per raggiungere un simile traguardo, oltre trenta anni. A 53 anni Sabatini ha dimostrato che il suo fisico e la sua costanza negli allenamenti gli consentono di avere ancora un rendimento molto elevato. Con le sue parate e con il suo carisma Sabatini ha spronato i suoi compagni del Rispescia a conquistare un insperato pareggio contro la capolista Argentario allo stadio Toniolo di fronte ad una tribuna gremita in buona parte da persone accorse appositamente per celebrarlo e per essere presenti ad un evento unico destinato a restare scolpito nella storia del calcio dilettantistico. A rendergli onore sono accorsi in molti, ad iniziare da alcuni suoi storici allenatori come Massimo Farnetani, il mister dei tempi della Pianese e come Valerio Beltrami, l’allenatore con cui ha scritto pagine indelebili con il Rosia e il Montalcino, oltre ad Alfredo Carotti, il tecnico che lo ha allenato sia ad Orbetello che a Porto Ercole. Filippo Andretta ha voluto ricordare uno spareggio indimenticabile per sancire la squadra vittoriosa del campionato di Seconda categoria disputato a Grosseto tra il suo Aurora Pitigliano e il Porto Ercole di un giovanissimo Sabatini che si impose ai calci di rigore. Proprio quei penalty di cui Sabatini nel tempo è diventato uno specialista, nelle ultime tre settimane li ha parati addirittura tre, l’ultimo proprio in occasione della sua millesima partita.
Sulle tribune dello stadio Toniolo non sono voluti mancare i suoi amici di Porto Ercole, ad iniziare da Giovanni Rum che ne ha esaltato le capacità tecniche; il super tifoso della Juventus Giovanni Nieto detto “il biondo” ha ricordato le partite giocate fra loro ancora ragazzini in piazzale Roma a Porto Ercole ed ha svelato l’aneddoto che a far nascere la passione di Vincenzo verso il mito Zoff è stato proprio lui. Fernando Parodi lo ha ricordato come amico e come esemplare compagno di squadra, mentre Cristian Fois, anche lui amico di vecchia data e podista di eccelso valore, ha sottolineato che non segue il calcio ma per onorare Vincenzo Sabatini ha fatto volentieri uno strappo alla regola venendo ad assistere appositamente alla sua partita numero mille. Il giornalista Enrico Bistazzoni, anche lui amico da sempre di Vincenzo, ha ribadito il grande spirito di sacrificio e la totale abnegazione alla causa calcistica. Insieme a tutto ciò è arrivato un altro attestato di stima particolarmente apprezzato, allo stadio di Castel del Piano in occasione della partita disputata domenica tra la Virtus Amiata ed il Sorano gli ultras locali hanno esposto uno striscione con la scritta “Sabatini 1000 volte leggendario”. Gli ultras in questione si chiamano “Leggendari” e definendo così Sabatini è come se lo avessero accolto per diventare uno di loro. Considerando che Vincenzo non ha mai giocato in quel club e neanche nei club da cui è nata la Virtus Amiata, ovvero la Neania Casteldelpiano e l’Aldobrandesca Arcidosso è un attestato di stima che vale doppio e particolarmente apprezzato.
Attraverso Il Tirreno Vincenzo Sabatini ringrazia di cuore i “Leggendari” della Virtus Amiata e confida di voler fare a loro una dedica speciale alla prossima occasione.
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