Grosseto: addio a Settimio Chelli, uno dei decani fra gli avvocati
Aveva 87 anni ma ancora in piena attività. Il decesso a causa di un malore. Il ricordo dell’ex presidente dell’Ordine, Luigi Bonacchi: «Una forza della natura»
GROSSETO. Un malore improvviso, oggi di primo mattino, nella sua abitazione. È morto così, a 87 anni (avrebbe festeggiato a dicembre il compleanno numero 88), l’avvocato Settimio Chelli, uno dei decani dell’Ordine, ancora in piena attività. Originario di Scansano, era entrato nell’Avvocatura nel luglio 1967. Nel 2007, gli era stata conferita la medaglia d’oro per i quaranta anni di professione.
Padre di Barbara, anche lei avvocata, aveva studio a Grosseto, in via Adige, e a Manciano, in via Gramsci. In carriera si era occupato di centinaia e centinaia di fascicoli, anche particolarmente delicati. A metà degli anni Novanta era stato uno dei difensori degli imputati nella cosiddetta inchiesta “Pensionopoli”, sulla violazione della legge Mosca. Di recente, era stato difensore di uno degli imputati nel processo per la presunta frode dell’olio, un imprenditore che era stato assolto perché il fatto non sussiste da una falsa attestazione sul quantitativo consegnato. Diritto penale ma anche civile e familiare, nonché quello commerciale: aveva trattato di tutto. Era profondamente inserito nel tessuto sociale della nostra provincia, era stato anche tra i fondatori del Rotary club di Pitigliano-Sorano-Manciano.
«Era una forza della natura», dice l’avvocato Luigi Bonacchi che nel 2007 era il presidente dell’Ordine grossetano che gli aveva conferito il riconoscimento. «Io l’avevo conosciuto negli anni Ottanta. Lavorava molto a Orbetello, quando lì c’era ancora la Pretura, e posso dire che le sue qualità, le sue capacità, la sua brillantezza emergevano immediatamente. Lavorava in provincia ma aveva una forma superiore di intelligenza, una grande capacità di intrattenere rapporti con tutti. Posso dire che Settimio sarà difficilmente sostituibile: imparagonabile per il passato, non so dire comunque se c’è oggi un Chelli, così originale, così personalissimo».
Al cordoglio dell’ex presidente, si aggiunge quello di tutta l’Avvocatura grossetana, espresso dall’attuale presidente Alessandro Oneto: «Chelli rappresentava l’Avvocatura soprattutto nella zona sud della provincia, dove svolgeva un ruolo importante. Ha visto l’evoluzione del diritto e del processo nelle diverse epoche nel nostro territorio. È stato un protagonista assoluto del mondo forense». «Vorrei aggiungere – dice ancora il presidente dell’Ordine – che è stato una persona che ha profondamente conosciuto le realtà dell’entroterra e che ha inciso fortemente nella gestione di alcune delle questioni più complesse di natura imprenditoriale. Settimio Chelli è stato anche una persona particolarmente amata dalla popolazione. Quando passeggiava per Manciano o per Pitigliano, riceveva costantemente saluti e onori da parte di tutti coloro che lo incontravano».
«È una perdita per l’Avvocatura grossetana, un pezzo della nostra storia che viene meno – conclude Oneto – Siamo profondamente addolorai, tutti noi abbiamo avuto rapporti di lavoro con lui fino all’altro giorno. E non solo era molto attivo: Settimio Chelli era anche un professionista molto aperto nel recepire le novità nelle risoluzioni alternative delle controversie. Ecco, mostrava di possedere una mente più giovane di tanti altri colleghi di più recente iscrizione». Il rito funebre sarà celebrato domani mattina (sabato 20 settembre) nella chiesa della Confraternita di Misericordia, in centro storico, alle 10.