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Grosseto, fogne in tilt: case e strade invase dai liquami, Protezione civile in soccorso


	L'intervento della Protezione civile
L'intervento della Protezione civile

Succede nella zona di Marina: polizia municipale impegnata fin dal mattino a rispondere alle chiamate degli abitanti

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Maltempo sì, ma soprattutto infrastrutture civili (leggi: fogne) sottodimensionate dopo decenni di speculazione immobiliare selvaggia che ha decuplicato le abitazioni, lasciando immutati i sottoservizi. E a Grosseto le strade – e le case –si riempiono di liquami. 

Cosa è successo

Succede così che a Marina di Grosseto, stazione balneare del capoluogo maremmano, - un pugno di abitanti d’inverno, com’era quando è nata, e una metropoli di turisti d’estate - a fine stagione estiva basta una pioggia forte, ma tutto sommato non straordinaria, per mandare in tilt le fogne. Nella mattinata di mercoledì 10 settembre, nel clou del temporale le fogne pubbliche sono “esplose”. Hanno cioè smesso di ricevere i liquami e li hanno riversati all’esterno, laddove si apriva una via di fuga. Nella zona di Rosmarina, a nord della frazione, lungo la parte iniziale di via dell’Argentario, ad esempio, sono finite in parte sulla strada e all’inizio della confinante pineta, e in parte sono “rientrate” in casa, nel caso di alcune utenze. Ma si registrano situazioni simili anche altrove, con la polizia municipale impegnata fin dal mattino a rispondere alle chiamate degli abitanti e la scesa in campo dei volontari della Protezione civile (come La Racchetta) in soccorso per pompare via i liquami da scantinati e piani bassi.

Le testimonianze

Un dramma per gli abitanti, non nuovi, del resto, a questi allagamenti. «Finora succedeva quando veniva, magari, un nubifragio, con pioggia fortissima in poche ore. Negli ultimi tempi, come stamani, invece è successo durante una pioggia intensa, sì, ma non eccezionale», spiega una famiglia che ha casa in via dell’Argentario. «Noi, nel nostro pozzetto, stiamo valutando di installare una valvola a senso unico che entra in funzione meccanicamente per impedire il rigurgito dalla fogna pubblica, ma non sappiamo se sarà sufficiente. E comunque è assurdo che un privato cittadino debba correre ai ripari e proteggersi da un’infrastruttura pubblica che non funziona. Per lo più se viene invaso dal contenuto di una fogna».
Sui dettagli in casa degli effetti dell’allagamento, meglio sorvolare. «Così non si può andare avanti: non si può avere paura ogni volta che piove e non si può dover presidiare la casa, senza mai stare tranquilli, perché c’è rischio che sia invasa da liquami», chiude la famiglia.

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