Il Tirreno

Grosseto

Il messaggio commovente

Addio a Tea, il labrador angelo dei volontari che salvava i dispersi in Toscana

di Elisabetta Giorgi
Tea e a lato la cagnolina in azione
Tea e a lato la cagnolina in azione

I ricordi dello staff: «Dolore straziante, aveva una forza d’animo incredibile ed è sempre stata molto determinata»

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GROSSETO. Esattamente un anno fa, con il suo formidabile fiuto da segugio, la cagnolina Tea era in missione in Val di Cecina con i soccorritori della Vab di Grosseto, in cerca della nonna e del nipotino dispersi durante l’alluvione. Le ricerche finirono purtroppo nel modo peggiore, ma Tea fino all’ultimo non si perse d’animo fiutando in lungo e in largo, addentrandosi tra i detriti e tuffandosi infine nel lago per un bagno che la ripulì dal fango.

Aveva iniziato la sua carriera in Croce rossa e poi – sempre a fianco dell’amatissima “conduttrice” Federica Biagi, medico in servizio al centro trasfusionale del Misericordia e con la quale ha sempre vissuto in simbiosi – aveva proseguito con eccellenti risultati nelle file dell’associazione Volontari antincendi boschivi. È stata la stessa Vab, ieri (6 settembre), a comunicarne la scomparsa.

«Dopo una breve malattia è morta Tea, una labrador retriever di 11 anni in forza al Nucleo cinofili della Vab – Vigilanza antincendi boschivi. Tea era una canina molto socievole e intelligente che ha partecipato a molte attività di ricerca e soccorso nell’ambito delle funzioni di protezione civile della Vab Toscana». Aveva preso parte alle operazioni di ricerca della nonna e del nipotino dispersi durante l’alluvione in Val di Cecina, a manifestazioni organizzate da scuole, enti e associazioni in tutta la Toscana, a esercitazioni. Tea, come gli altri cani del Nucleo cinofili, aveva superato un esame Vab Italia di operatività e svolgeva regolare addestramento «per mantenere la prestanza fisica ed essere sempre pronta ad aiutare nelle emergenze. Aveva praticato un corso di “cane bagnino” con la sua conduttrice Federica Biagi». «Quando muore uno dei nostri cani – spiega il referente provinciale cinofili Vab Simone Chelli – il dolore è straziante perché con loro condividiamo mesi e anni di addestramento molto intensi in cui siamo sempre insieme e dopo li vediamo operare in contesti reali con quell’entusiasmo e quella professionalità che ci rende orgogliosi dei sacrifici. I cani sono angeli che chiedono solo un po’ di affetto e ci regalano tanta felicità. A Federica esprimo fraterna e sincera vicinanza».

Tea soffriva di una displasia del gomito, una malattia scheletrica ereditaria. Era comunque idonea all’attività di ricerca e per questo aveva sempre lavorato nei soccorsi. Anzi, proprio facendo attività si era sempre mantenuta in forma. Supportata dalla bravura di due veterinarie che l’hanno seguita scrupolosamente e che Biagi ringrazia: la grossetana Barbara Vieri e Silvia Muzzi (altra grossetana, vive e lavora a Modena). Per Biagi è stato un colpo durissimo, «quasi 12 anni di condivisione», amore incondizionato e una comunanza che abbatte ogni barriera tra uomo e animale non saranno mai dimenticati. «Negli anni in cui eravamo unità cinofila in Croce rossa abbiamo fatto addestramento a Poggio Ballone e addestramento per l’avvicinamento all’elicottero. Tea aveva una forza d’animo incredibile – dice – è sempre stata molto determinata». Organizzatrice, coraggiosa, dolce, buona e intelligentissima. Inizialmente aveva fatto un corso da “bagnina”, poi frenato dalla conduttrice perché la dimensione del mare – spiega - era «talmente bella che volevo fosse soltanto nostra». Un legame fortissimo e viscerale. Un esempio di amore e rispetto che va oltre tutto e tutti.

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