Il Tirreno

Grosseto

L’incidente

Precipitano con l’automobile nel fossato: l’acqua trascina via la macchina


	L'auto recuperata (foto Enzo Russo)
L'auto recuperata (foto Enzo Russo)

A Talamone la pioggia battente dell’altra sera ha ostacolato la piena visibilità: il mezzo è stato recuperato da una gru

2 MINUTI DI LETTURA





TALAMONE. La pioggia battente che impediva la visibilità ha causato la caduta in acqua di una macchina nella notte fra mercoledì e giovedì (21 agosto). È successo nella zona della Puntata.

Alcune ragazze sono salite a bordo della loro vettura per andare via. Il maltempo che in quel momento si era abbattuto sulla costa con pioggia fortissima, tuoni e fulmini, non ha permesso al conducente della vettura di vedere bene la strada. La macchina è caduta nel fosso. Chi era a bordo ha fatto appena in tempo ad uscire che la macchina è stata poi portata verso il mare. È stata recuperata la mattina dopo grazie a una gru. La macchina ha subito danni ingenti ma chi era a bordo è salvo.

Il maltempo non ha creato solo disagi alle persone e alle attività provocando allagamenti di negozi e mettendo in difficoltà le persone che si trovavano alla guida in quei paurosi momenti di pioggia. Le forti precipitazioni hanno influito anche la qualità dell’acqua del mare. Per fronteggiare queste situazioni, «caratterizzate per quanto evidenziato negli anni – si legge nella comunicazione di Arpat – dalla presenza di batteri fecali oltre i limiti di legge», diversi Comuni toscani, fra cui appunto l’isola del Giglio, hanno iniziato ad adottare ordinanze di divieto preventivo di balneazione con la finalità di immediata tutela della salute pubblica dei bagnanti.

Il divieto di balneazione cautelativo temporaneo nell’area del Campese di riferisce al tratto di mare antistante la zona Porticciolo. Al momento non ci sono risultati definitivi di analisi che presentino valori superiori ai limiti di legge.

Primo piano
La polemica

Feste in spiaggia, a Forte dei Marmi la protesta anti-ordinanze. Il patron del Maitò: «I clienti oggi vogliono anche divertirsi»

di Gabriele Buffoni
Estate