Amiata, addio a Mario De Santis: «Era un maestro del chiaroscuro»
Santa Fiora, operaio Enel, aveva un grande talento per il disegno. Il ricordo della figlia: «Con la pittura ha curato il dolore»
SANTA FIORA. La comunità piange la scomparsa di uno dei suoi compaesani più conosciuti e apprezzati, Mario De Santis, scomparso lunedì scorso all’età di 91 anni. Il lavoro principale dell’uomo è stato quello di operaio all’Enel ma sulle pendici dell’Amiata viene ricordato per una grande passione, la pittura, che lo accompagnato per tutta la vita, facendogli superare anche momenti difficilissimi. E ha dipinto fino all’inizio dell’anno, visto che nel mese di febbraio è rimasto coinvolto in un incidente stradale in paese, che ha cambiato
«Mio padre Mario – lo ricorda la figlia Claudia, insegnante elementare nel Comprensivo di Santa Fiora – erano un “ciacciaio” doc, uno che amava raccontare le storie del suo paese davanti a un camino, uno che aveva a cuore la località nella quale è nato e ha vissuto; a lui piaceva passare le giornate in casa, insieme alla sua famiglia. E posso dire che ha comunque cercato nel suo piccolo a contribuire al miglioramento di Santa Fiora in tante cose. Come hobby dipingeva e nella maggior parte dei suoi quadri ha rappresentano il suo amato paese».
Un anno fa, il 10 agosto 2024, il sindaco Federico Balocchi consegnò a Mario De Santis il “Provisino d’argento 2024”, l’onorificenza civica di Santa Fiora, per essersi distinto con la sua arte. Alcune sue straordinarie opere sono state tra l’altro inserite in una galleria del portale “Santa Fiora Turismo”, un omaggio che sarà una testimonianza del lavoro fatto per la comunità in questi anni.
Il sindaco Balocchi, che in gioventù ha seguito anche un corso disegno tenuto proprio da De Santis, e la sua giunta, ieri mattina, lo hanno ricordato con una nota: «Con profonda tristezza abbiamo appreso della scomparsa di Mario De Santis, maestro del chiaroscuro e pittore di straordinaria sensibilità – si legge nella dichiarazione dell’amministrazione comunale – che con la sua arte ha saputo raccontare la bellezza, la storia e l’anima del nostro territorio. Le sue opere, intrise di luce e memoria, resteranno patrimonio prezioso per tutta la comunità. A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera cittadinanza, esprimo il più sentito cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia in questo momento di grande dolore. Santa Fiora perde non solo un artista di talento, ma un amico generoso e un interprete autentico della nostra identità».
La figlia Claudia ricorda che il padre ha «dipinto per tanti anni a matita, in bianco e nero e i suoi soggetti preferiti erano le miniere, un’attività che è stata alla base dell’economia di Santa Fiora; un paese che con il passare degli anni mio babbo Mario ha cominciato a dipingere, in tutti i suoi aspetti, con una pittura ad olio. Aveva un’altra passione, quella della cucina – prosegue – ma quella della pittura è stata anche un salva-vita. Un male incurabile tempo addietro ci ha portato via, a soli trent’anni, mio fratello poliziotto. Con la famiglia, l’amore per la moglie Fiorella (oggi 87enne) e l’attività di pittura siamo riusciti a superare il dramma e andare avanti, cercando di non pensare quello che era accaduto. È stato un grande padre e non posso che ringraziarlo per quello che ha dato a me, a mamma e ai suoi nipoti».