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«Io non ci casco!», chi è la nonna sprint più abile dei truffatori: la sua dedica… speciale

di Ivana Agostini

	La dedica di nonna e nipote ai truffatori
La dedica di nonna e nipote ai truffatori

Pitigliano, il gesto dell’ombrello di Vanda Guerrini per esorcizzare la paura dopo l’ultimo caso: «Temevo a rialzare il telefono»

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PITIGLIANO. Le chiedono 700 euro per non far finire il figlio in galera ma lei reagisce e non cade nella truffa. Non solo, dedica ai truffatori il gesto dell’ombrello: «So che non si fa – dice al nostro taccuino – ma quando ci vuole, ci vuole».

Lei è Vanda Guerrini, di Pitigliano (Grosseto), nata nel gennaio del 1938. Ha 88 anni ma è quella che si può definire una nonna “sprint”. Circa una settimana fa ha sventato un’altra truffa: una donna le voleva sfilare la catenina con la tecnica dell’abbraccio, ma visto che lei aveva capito tutto si è messa a urlare e la truffatrice è scappata a gambe levate. Ieri però quello che è successo l’ha molto provata.

Ha reagito, non è caduta nella rete, ma adesso ha paura a rispondere al telefono: «dopo quella chiamata – ci confessa – ho staccato il telefono e ho fatto preoccupare anche mio nipote, che ho avvisato di tutto quello che era successo. Sapevano tutto di mio figlio e della mia famiglia: questo è preoccupante».

Il racconto di Guerrini è breve perché tanta è stata la risolutezza al telefono che adesso è quasi “svuotata”. «Hanno finto di essere mio nipote e mi hanno chiesto 700 euro – racconta – Io ho detto che avrei chiamato mia figlia e loro mi hanno detto che era lì con loro. Insistevano ma non ho ceduto e a un certo punto ho riattaccato. Ho chiamato mio nipote e i carabinieri».

Ed è proprio il nipote, Davide Denci, che ci racconta nel dettaglio cosa è successo: «Hanno provato a truffare mia nonna Vanda – dice – Le hanno telefonato dicendole che mio padre stava per finire in galera e che, per “salvarlo”, doveva consegnare “a me” 700 euro. Siccome la loro voce non era proprio come la mia, chi faceva finta di essere me le ha detto che avevo il raffreddore. Ma non si è fermato lì: hanno anche provato a metterle pressione psicologica, dicendo che era una cosa urgente da fare subito, che non c’era tempo da perdere, che “io” sarei venuto a casa. Lei le ha detto che 700 euro non li aveva (ne aveva 200). Loro insistevano per i 700 ma lei le ha risposto che “a me 200 bastano e quando li finisco li vado a prendere di nuovo”. Poi ha detto che avrebbe chiamato la figlia ma la voce al telefono le ha detto che sua figlia era lì accanto. Insomma, una pressione e una fretta che speravano non le permettessero di ragionare lucidamente».

Invece Guerrini, nonostante la paura, è stata lucida e ha saputo dire no. Ha riagganciato, ha chiamato la figlia, il figlio e il nipote, tutti stavano bene e nessuno correva rischi. Ha anche chiamato i carabinieri che le hanno detto che, ieri mattina, quelle telefonate a Pitigliano le avevano ricevute anche altri.

«Sapevano tutto – fa eco il nipote alla nonna – e questo è inquietante. Comunque, fortunatamente, mia nonna è sempre attenta (merito anche di tutti i programmi televisivi che guarda) e ha avuto la prontezza di chiamarci immediatamente, evitando il peggio. La nostra preoccupazione è arrivata quando non rispondeva più al telefono. Ho temuto che fossero andati a casa e che le fosse successo qualcosa. Così sono andato insieme alla mia compagna e siamo entrati in casa. Era impaurita e tremava. Aveva staccato il telefono per paura che chiamassero ancora».

Stemperata la tensione, nonna Vanda ha dedicato un pensiero ai truffatori. Insieme al nipote si è fatta immortalare mentre fa il gesto dell’ombrello; della serie “stavolta vi è andata male”.

Denci rivolge a tutti un appello per evitare che le persone anziane, bersaglio dei truffatori, possano cadere nella rete: «Se fossero andati a casa avrebbero potuto portare via anche altre cose, per questo mi sento di rivolgere un appello a tutti: state vicini ai vostri cari anziani. Parlate con loro, spiegate che queste truffe sono sempre più frequenti e che i malintenzionati fanno di tutto per raggiungere i loro obiettivi. Non si fanno scrupoli, giocano sulle emozioni e sul panico. Diffondete questo messaggio. Proteggiamo chi amiamo. Mia nonna ha saputo reagire ma le pressione è stata tanta e anche la paura».


 

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