Corriere di borse di lusso ucciso sull’Amiata, il padre di Nicolas: «Voglio ergastolo per tre persone»
A Grosseto il primo atto del processo per la morte di Del Rio. Il babbo. «Li implorava di farlo tornare a casa dal suo bambino»
GROSSETO. «Voglio l’ergastolo per queste tre persone, che non so nemmeno come chiamare. E voglio sapere cosa c’è dietro la morte di mio figlio, chi sono i mandanti».
Lo sfogo
Parole di Aldo Eduardo Aguero, padre di Nicolas Matias Del Rio, il corriere trovato morto in un pozzo in una frazione di Arcidosso, a Case Sallustri, il 29 maggio 2025. Parole pronunciate a margine della prima udienza, mercoledì 9 luglio, al termine della quale la Corte di assise ha ammesso le prove e fissato il calendario (prossima udienza a ottobre) per il processo nei confronti di Klodjan Gjoni, Ozgur Bozgurt ed Emre Kaia, tutti accusati della rapina delle 400 borse trasportate da Del Rio e dell’incendio appiccato al suo furgone, come anche dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere.
«Li implorava»
“Lui li implorava – dice ancora il padre, costituito parte civile con l’avvocato Ugo Biagianti –. Aveva detto loro di lasciarlo per tornare a casa, dal suo bambino. Ma loro nulla. No, non si fa. E poi chiedo che si faccia luce sui mandanti di questo furto. Il figlio di Nicolas, quando sarà grande, vorrà sapere come e perché è morto suo padre».