Il Tirreno

Grosseto

Il furto

«Mi fa vedere le riviste d’auto?» e ruba l’incasso all’edicolante: il colpo in due minuti e l’appello

di Elisabetta Giorgi

	L'edicolante Fabio Minucci (Foto Bf)
L'edicolante Fabio Minucci (Foto Bf)

Grosseto, il ladro distrae fuori il titolare, il complice agisce: colpo in via Canova

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GROSSETO. Sono bastati appena 2 minuti per mettere a segno il colpo nel tardo pomeriggio di mercoledì alle 18,30 all’edicola di via Canova. «Sicuramente i ladri erano due, uno che mi ha distratto chiedendomi di mostrargli le riviste nella vetrina laterale, e un altro che non ho visto e che mi ha rubato i soldi». Il bottino è stato di 800 euro.

Lancia un appello ai colleghi Fabio Minucci, contitolare dell’edicola insieme alla moglie. «Mettete telecamere nei vostri chioschi», esorta mentre racconta al Tirreno la sua storia.

L’edicola sorge nella tranquilla Gorarella, a due passi dal centro sociale I saggi e dal centro commerciale di via papa Giovanni XXIII. «Erano le 18,30 circa – spiega lui – Io ero al lavoro e stavo facendo la resa delle copie al distributore quando è arrivato un presunto cliente che mi ha chiesto di visionare alcune riviste che avevo nella vetrina laterale, sul lato opposto rispetto all’ingresso. Ho lasciato il bancone mi sono spostato. La vetrina è chiusa a chiave, gliel’ho aperta e gli ho mostrato quello che mi chiedeva, perlopiù riviste di auto e moto».

In apparenza tutto normale, sembrava un cliente come tanti, seppur visto prima. Abiti normali, giacchetto invernale scuro, nessun accento particolare, età tra i 40 e i 50 anni. «Ha scelto, o almeno fatto finta di scegliere 3 o 4 riviste, gliele ho prese, poi ho richiuso la vetrina e sono tornato alla mia postazione». Il finto cliente ha iniziato a sfogliare le riviste sul banco, ma poi le ha lasciate lì scuotendo la testa. «Pensavo mi interessassero e invece...». Quindi ha provato a intrattenere il titolare parlando del più e del meno, chiacchiere casuali «davanti al banco per distrarmi», assestando sul finale l’ultima finzione. «Vedo materiale sui Pokemon, mio figlio è interessato, domani tornerò insieme a lui». La messinscena si è conclusa così, con lui che si congedato senza comprare niente.

L’edicolante non si è accorto di niente se non in serata quando, arrivato a casa e preparandosi a fare i conti, ha aperto la borsa con il pc e si è accorto che dalla tasca erano spariti circa 800 euro. A quel punto ha ricostruito: «Il cliente fasullo mi ha distratto chiedendomi di guardare le riviste, mentre un complice probabilmente è entrato nel chiosco dalla porta principale senza far rumore. Deve aver aperto il cassetto e poi la borsa del pc dove ha trovato i soldi. Quando sono tornato in postazione, già non c’era più».

Minucci ha sporto denuncia e lancia un appello ai colleghi. «La sera non lasciate troppi soldi in edicola. Se vi viene chiesto di mostrare la merce sulle vetrine laterali e siete soli, chiudete tutto o mettete i soldi in sicurezza; perlomeno i ladri perderanno del tempo a forzare le serrature. Ma soprattutto, mettete le telecamere», dice l’edicolante ricordando due episodi: uno che lo riguardò nel 2016, quando già una volta fu derubato degli incassi (2mila euro) e del pc. L’altro episodio riguardò nel 2022 la collega Angela Terramoccia, edicolante di via Mascagni, che fu rapinata da un uomo (poi scoperto e processato) arrivato in bici dopo aver commesso il colpo a un negozio di frutta e verdura. La minacciò con una pistola poi rivelatasi giocattolo, rubandole 150 euro; episodio che lei stessa ricorda amaramente ancor oggi: «difficile dimenticarlo». 




 

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