Funghi, maxi sequestro in Maremma: cosa è successo. Scattano controlli a tappeto nei boschi
Nella rete subito quattro cercatori senza regolare tesserino. Parla il comandante della polizia provinciale
GROSSETO. La stagione della raccolta di funghi si è aperta, nei giorni scorsi, subito con un maxisequestro. Che – se piove di quel che tuona – non sarà certamente l’ultimo.
La polizia provinciale, martedì, nel corso di attività di controllo programmate sul territorio, ha colto sul fallo quattro persone che si erano inoltrate nella macchia del territorio comunale di Roccastrada per fare incetta di tesori d’autunno: circa 20 chili, accuratamente disposti in tre cassette della frutta. Di fronte alla richiesta degli agenti, tuttavia, i quattro non sono stati in grado di esibire il tesserino di autorizzazione.
Il personale al comando di Lorenzo Meloni, quindi, ha provveduto al sequestro dei prodotti (attualmente conservati in un apposita cella frigo alla centrale di via Ambra) ed elevato le conseguenti sanzioni all’indirizzo dei trasgressori: 80 euro ciascuno.
«Abbiamo intensificato i controlli proprio in vista di una stagione che sta già dando segnali di un’elevata produzione di funghi; e altri ne metteremo in campo nei prossimi giorni. Si stima una produzione superiore rispetto all’anno scorso, più o meno sui livelli di due anni fa; favorita dalle particolari condizioni meteo caratterizzate da un giusto quantitativo di pioggia intervallata da giornate calde», conferma Meloni, che a metà luglio è subentrato al predecessore Stefano Pacini con la “benedizione” di Francesco Limatola, presidente di palazzo Aldobrandeschi (e – il caso ha voluto – sindaco del Comune in cui è stata rilevata la prima infrazione, cioè proprio Roccastrada).
Meloni proviene dall’esperienza di comandante della Municipale di Cinigiano dopo anni di lavoro come agente nella polizia locale di Grosseto. «Sarò alle prese con un territorio molto più vasto e con competenze nuove. Accetto volentieri questa importante sfida e affronterò l’incarico con il massimo impegno», aveva premesso (e promesso) in occasione del suo insediamento.
E oggi traccia la linea del suo “mandato”: «Abbiamo effettuato una mezza dozzina di controlli negli ultimi sette giorni, cioè da quando si è “ufficialmente” aperta la stagione. Per il nostro operato sono fondamentali le segnalazioni dei cittadini (che ringraziamo), che in questo ambito specifico provengono principalmente dalla zona delle Colline Metallifere e, in misura minore, dalle località del Monte Amiata: segnalazioni provenienti da cercatori virtuosi, in regola con il possesso del tesserino, che mal tollerano la presenza di “improvvisati”».
“Improvvisati” – quelli del caso in questione – che, forse sull’onda dell’entusiasmo, hanno sprecato tempo e benzina (e depauperato le casse pubbliche) per fare incetta di funghi che nessuno potrà mangiare: «Malgrado siano stati rispettati i limiti dei chilogrammi pro capite e quelli sul contenitore (cassette per la frutta o panieri vanno bene, ma per esempio sono vietate le buste di plastica; ndr), essendo stati raccolti in maniera non regolare questi prodotti non possono essere certificati come edibili e di conseguenza neanche donati (per esempio) a un ente benefico: devono essere avviati alla distruzione», conferma ancora il comandante della Provinciale.
Pensare che ai quattro sarebbe stato sufficiente versare 25 euro per l'autorizzazione personale annuale o 13 per quella semestrale (per i non toscani sono 15 per la giornaliera, 40 per la settimanale e 100 per l’annuale). Per info , rivolgersi a Urp Regione Toscana, al numero verde 800 860070 o tramite mail all'indirizzo urp@regione.toscana.it.
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