«La piastrina ritrovata è di mio padre»
Scansano Parla la figlia di Damasco Martinelli: «Non ci potevo credere»
SCANSANO. Le 15 sono passate da pochi minuti quando squilla il telefono de Il Tirreno. All’altro capo della linea c’è Maria Annunziata Martinelli, figlia di Damasco Martinelli, il soldato di Poggioferro che, durante la seconda guerra mondiale nei boschi tra San Piero e Marina di Pisa aveva perso la sua piastrina militare.
A ritrovare la medaglietta, lunedì scorso, l’idraulico Fabrizio Leonardo, nato al Gabbro (provincia di Livorno, comune di Rosignano Marittimo) e residente a Vecchiano (provincia di Pisa), durante una passeggiata in cerca di cimeli bellici “armato” di metal detector nei boschi tra San Piero e Marina di Pisa.
«Aiutatemi a trovare gli eredi del soldato, voglio restituire la piastrina alla sua famiglia», diceva soltanto ieri sulle pagine del nostro giornale.
E proprio ieri mattina, quando la 59enne Martinelli – che abita nella stessa frazione del genitore – andata in paese, è stata accolta così: «Mi hanno detto che su Il Tirreno c’era un articolo sulla medaglietta di mio padre, mi hanno dato il numero della vostra redazione e ho chiamato subito. Dopo tanto tempo».
Il padre Damasco è venuto a mancare nel 1991. A Poggioferro, di professione – per un curioso caso del destino – faceva l’operaio con la ditta Andreini: aggiustava l’acquedotto.
Di lui, in famiglia, è rimasto viva la memoria; ma pochi oggetti a testimonianza della sua vita. «Quando ero piccola parlava raramente della guerra, e comunque non ricordo molto. Sono passati ormai tanti anni, so che aveva combattuto ma non so dove. E non immaginavo, dopo tutto questo tempo, di avere “sue notizie”», confessa Martinelli.
E poi aggiunge: «La casa di famiglia l’abbiamo venduta e molte delle vecchie cose sono andate perdute, e poter riavere la sua piastrina sarà molto bello. Ringrazio – chiosa – la persona che l’ha ritrovata e spero di poterla incontrare al più presto».
E Leonardo conferma e conclude: «Non mi aspettavo che la ricerca della famiglia sarebbe stata così veloce. Non vedo l’ora di venire a Grosseto per restituire la medaglietta alla signora Maria Annunziata».
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