Il Tirreno

Grosseto

Il risarcimento

Orbetello, buoni fruttiferi in prescrizione: il giudice di pace sanziona Poste

di Maurizio Caldarelli
Orbetello, buoni fruttiferi in prescrizione: il giudice di pace sanziona Poste

Federconsumatori, risarcita una risparmiatrice cinquantenne

15 marzo 2023
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GROSSETO. Il giudice di pace del Tribunale di Grosseto ha condannato Poste Italiane a liquidare gli importi di due buoni fruttiferi postali risalenti a 22 anni fa intestati a una cinquantenne orbetellana.

La donna, associata Federconsumatori, difesa dalle avvocate Emanuela Raponi e Francesca Frosini, s’è vista rimborsare 2.500 euro per un investimento fatto nel 2001. Aveva acquistato alle Poste due titoli da 500.000 lire della serie Af, allettata dal fatto che l’importo sarebbe raddoppiato dopo 9 anni e 6 mesi e triplicato in 14 anni.

«La signora – racconta il presidente provinciale della Federconsumatori, Giorgio Romualdi – si è rivolta ai nostri uffici di Grosseto perché, al momento del ritiro dei titoli, è venuta a conoscenza che Poste Italiane aveva operato la prescrizione, ritenendo di poterli riferire a un’altra serie sostitutiva Aa2 (con scadenza a 7 anni e prescrizione decennale dalla scadenza) istituita con un decreto ministeriale del 2001».

E Romualdi aggiunge: «L’arbitro bancario ha però osservato che sul retro dei titoli l’indicazione della “serie Af” con il relativo rendimento risultava barrata a penna, senza l’aggiunta né della dicitura “serie Aa2” e nemmeno di condizioni economiche appartenenti a quest’ultima categoria di titoli o di un timbro dell’ufficio».

Il presidente provinciale infine riassume: «In presenza unicamente della cancellazione a penna e delle corrispondenti condizioni economiche, e in assenza di riferimenti alla “serie Aa2”, restavano applicate le condizioni originariamente previste sul buono relative alla “serie Af”. Tutto ciò ha comportato per la ricorrente il diritto al rimborso di quanto spettante secondo le condizioni economiche previste originariamente per i buoni fruttiferi postali della serie “Af”».

La donna, col supporto di Federconsumatori Grosseto – che offre una prima consulenza gratuita su tutti i temi del consumerismo (energia, telefonia truffe on line, finanza) – e con l’assistenza degli avvocati, si è rivolta al giudice di pace che ha confermato le conclusioni dell’arbitro bancario e finanziario, condannando Poste al rimborso dei titoli per 2.500 euro così come originariamente previsto e alla refusione delle spese di lite.

«L’iter per la richiesta del rimborso – sottolinea Raponi, vicepresidente Federcon – era partito nel 2019, ma solamente nel dicembre 2022 siamo riusciti ad andare dal giudice di pace, anche a causa della pandemia. I buoni fruttiferi postali sono quelli maggiormente sicuri e remunerativi, ma bisogna stare alle scadenze e anche verificare che riportino già la delega nel caso di investimento fatto per terze persone, per i figli o i nipoti».

Poi Romualdi precisa: «Abbiamo avuto un paio di casi a Massa Marittima di persone che hanno chiesto aiuto perché a distanza di dieci anni il buono va in prescrizione. E non è possibile riprendere i soldi».

E Raponi conclude: «Si rivolge alle Poste una certa tipologia di persone, anziani che vogliono mettere via i risparmi per i nipoti o per i figli. Il consiglio è di dire ai figli e i nipoti che, quando si investe in buoni fruttiferi, è bene tenere una copia sempre sott’occhio, per evitare il cambio di condizioni o dimenticare la scadenza».


 

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