Il Tirreno

il caso

Che mansioni ha la moglie del sindaco, Lucia Leoni in Vivarelli Colonna, all’interno del Comune di Grosseto? Sono retribuite? La signora ha una copertura amministrativa? Ha accesso a dati sensibili, riservati solo al sindaco o a organi di governo? E che misure hanno preso titolare e responsabile del trattamento dei dati personali?

Lo chiedono i gruppi d’opposizione Pd e Lista Mascagni sindaco che il 15 giugno hanno presentato un’interrogazione al presidente del consiglio, Claudio Pacella, e al sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna. L’opposizione ha chiesto che il sindaco dia risposta scritta che però non è ancora arrivata nonostante siano scaduti i 30 giorni entro i quali il sindaco doveva esprimersi.

Lunedì, in consiglio, Pacella ha annunciato che il primo cittadino ha volutamente fatto decorrere i tempi della risposta scritta «perché aveva piacere a dare la massima trasparenza e visibilità» ed era pronto a rispondere a voce.

Il regolamento prevede questa possibilità, ma a patto che gli interroganti lo richiedano. Manuele Bartalucci (Pd) ha declinato la proposta di avere risposta in quella seduta; tutto rimandato a settembre, anche se gli interroganti chiedono lo stesso anche una risposta scritta. Catuscia Scoccati (Pd) ha sottolineato la «inusualità» dell’atteggiamento del sindaco.

L’interrogazione nasce dalla constatazione della «assidua presenza» della signora Vivarelli Colonna «negli uffici comunali riservati al sindaco, alla giunta e al suo staff», «negli spazi della sala consiliare riservati alla giunta e ai consiglieri durante le sedute», si legge nell’interrogazione. Ha suscitato perplessità anche la presenza della signora il 14 giugno insieme alla giunta in sala consiliare per una cerimonia. —