Il Tirreno

Grosseto

Post sui migranti, polemica su Facebook

Post sui migranti, polemica su Facebook

Il segretario di un circolo Pd critica le parole di un poliziotto marito di un’assessora comunale

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GROSSETO. È bastato un post e si è scatenata la polemica; tutto su Facebook. Un post scritto da un poliziotto della Questura di Grosseto, in cui si parlava del tema del giorno - l’accoglienza dei migranti - con termini forti nei confronti di persone di colore e omosessuali, aggiungendo tra l’altro: «Ma non ha fatto bene il ministro dell’Interno a deviarli verso la Spagna, nonostante il numero irrisorio? Il segnale è chiaro, no?».

Termini, quelli nei confronti di omosessuali e persone di colore, ritenuti inaccettabili dal segretario di un circolo Pd di Grosseto, che ha commentato il post, facendo riferimento alla qualifica dell’autore e anche al fatto che questi è marito di un’assessora della giunta di centrodestra del capoluogo.

Tutto è stato rimosso nel corso della giornata ma la polemica si è rincorsa a lungo sul web. Il post è di Antonio Senneca, agente della Questura di Grosseto: «Mi scuso se ho usato dei termini volgari - premette sentito dal cronista - Ma io ho solo voluto esercitare il diritto a esprimermi. E poi la mia era una domanda, rivolta ai miei amici. Non mi interessano gli orientamenti sessuali delle persone: a me interessa l’essere umano, è questo che deve essere al centro del confronto. Ho chiesto ai miei amici cosa pensano di questa vicenda». A commentare negativamente il post è stato Giancarlo Tesei, presidente del circolo Centro del Pd: questi ha fatto riferimento anche al fatto che Senneca è il marito di Chiara Veltroni, assessora della giunta di Antonfrancesco Vivarelli Colonna: «Ma mia moglie non c’entra niente - dice l’agente - La politica non c’entra niente. Pensi che uno zio di mia moglie è di origine somale: si può essere razzisti in casa mia? Il post l’ho scritto al termine di una giornata drammatica, era la cronaca di quella giornata. Tutto qui. E si concludeva con una domanda su un tema così importante come quello delle migrazioni. Tesei è stato evidentemente sollecitato da qualcuno, ci ha voluto ricamare ad arte. Ma la politica non c’entra assolutamente nulla». Ha avuto richiami dalla Questura? «Nessuno».

Conferma brevemente Veltroni: «Guardi, noi siamo tutt’altro che razzisti, mio zio era di origini somale. Quello di Antonio non è un pensiero razzista».

E Tesei? Tesei conferma ciò che aveva scritto nel post di critica, poi rimosso: «Mi è arrivata questa segnalazione, io ho commentato perché non proviene da una persona qualsiasi». Ma lei è del Pd, Senneca è marito di una esponente della giunta di centrodestra: la sua è stata una considerazione di carattere politico? «No, niente politica. Io ho solo criticato i termini usati in quel post, in un momento come questo. Perché oggi come oggi a queste categorie di persone non ci si può rivolgere così». E poi aggiunge: «Questa non è una polemica tra me e lui, è più generale». Tesei conclude: «Eravamo amici su Facebook, da stamani (ieri, ndr), gli ho tolto l’amicizia».

Pierluigi Sposato

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