Il Tirreno

Grosseto

Un lupo e un ibrido uccisi in due giorni La strage continua

di Fiora Bonelli
Un lupo e un ibrido uccisi in due giorni La strage continua

Altri due predatori di pecore sono stati rinvenuti il 28 e il 30 Con loro sale a sette il numero di animali morti in due mesi

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GROSSETO. Continua, in provincia di Grosseto, il macabro “cerimoniale” dell’uccisione di predatori di pecore che, abbattuti o a fucilate o in altre maniere rudimentali, vengono fatti ritrovare in luoghi pubblici, alla vista. Altri due animali, uno dei quali probabilmente un lupo in purezza, sono stati fatti ritrovare tra il 28 e il 30 dicembre nei comuni di Campagnatico e Manciano, dopo che appena il 26 dicembre un altro predatore è stato scoperto, ucciso, in piazza a Scansano e altri quattro sono stati rivenuti dal 2 novembre a oggi. In tutto, dunque, sette animali uccisi.

Nessun responsabile è ancora stato identificato ma è all’interno della stessa comunità di allevatori che queste uccisioni vengono rivendicate, segni – dicono i pastori – di una situazione di insofferenza e disperazione di chi vede giorno dopo giorno sgretolarsi i propri patrimoni e vede lo spettro della disoccupazione più vicino.

Il primo predatore, un ibrido tra cane e lupo, maschio, è stato ritrovato il 28 dicembre sulla strada del Granaione nei pressi di Sant’Antonio, nel comune di Campagnatico. Il secondo, forse un lupo in purezza, maschio, a Manciano, ieri mattina alla Campigliola, con segni di ferite da fucile.

Le carcasse sono state affidate dalla polizia provinciale al Crasm di Semproniano. Il direttore del centro, Marco Aloisi, le ha congelate in modo che possano essere sottoposte agli accertamenti. Ed è lo stesso direttore del Crasm che ipotizza che, nel primo caso, si tratti di un ibrido e nel secondo non esclude, anzi ritiene fondata, l’ipotesi che sia un lupo puro.

Quest’ultimo è stato ritrovato la mattina presto, davanti ai cassonetti della spazzatura di Poggio Foco, nella località di Campigliola, nella strada che collega Manciano a Montalto di Castro, ucciso a fucilate.

Sesto e settimo ritrovamento di predatori uccisi, dunque, dal 2 novembre ad oggi. E quel che balza subito agli occhi è l’ampia zona in cui le uccisioni ravvicinate sono avvenute. Il che sta a segnalare il vasto raggio di espansione dei predatori che ora addirittura a branchi, terrorizzano le greggi delle aziende di tutta la provincia.

I ritrovamenti, infatti, sono avvenuti nella zona che va da Grosseto (ritrovamenti del 2 e del 14 novembre), a Saturnia-Semproniano (la carcassa di un predatore femmina viene recuperata sulla strada fra Semproniano e Saturnia il 20 dicembre, e a distanza di soli tre giorni, un ritrovamento nello stesso identico punto), a Scansano, il 26 dicembre, quando gli spazzini individuano la carcassa di un canide maschio abbandonata in piazza e infine il 28 dicembre, nella strada del Granaione.

Tutto questo a poco più di un anno di distanza dal primo episodio accaduto a Roccalbegna, dove un esemplare di lupo fu fatto ritrovare nella piazza principale del paese.

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