Picchiato e minacciato di morte in casa, quattro arresti
Un grossetano rapinato nel suo appartamento con cacciaviti affusolati: i malviventi sono finiti in manette dopo un inseguimento a 200 km all’ora sull’Aurelia
L’hanno picchiato; gli hanno puntato un cacciavite alla gola. L’hanno minacciato di morte se lui non avesse aperto subito la cassaforte, che però non possedeva. Alla fine hanno rubato quel che potevano e sono scappati in auto. La loro corsa è finita in manette: quattro gli arresti da parte della squadra Volanti della Questura di Grosseto. Tre dei malviventi sono stranieri, uno è toscano; tra loro c’è anche un minore.
È successo ieri sera (venerdì) intorno alle 21,30 a Grosseto, in un appartamento della zona semicentrale. Tre malviventi (un altro aspettava in macchina) sono entrati arrampicandosi lungo i tubi esterni del metano e hanno messo a segno il colpo, picchiando e minacciando la vittima e scappando via a bordo della loro auto. La polizia - avvisata dal rapinato stesso intorno alle 22,30 - ha individuato i criminali a tempo record, mentre loro stavano lasciando la zona in cui era avvenuto il colpo. Ne è nato un inseguimento a tutta birra per tutta la città, e poi sfociato fuori Grosseto lungo l’Aurelia nord, verso Follonica. Due volanti della Questura più una pattuglia della squadra mobile hanno seguito l’auto con dentro le quattro persone, riuscendo a fermarla - sempre sull’Aurelia, lungo le quattro corsie - proprio all’altezza della città del Golfo. I rapinatori sono finiti subito in manette, la refurtiva recuperata e restituita al proprietario. Tre di loro - di 21, 30 e 58 anni - sono in carcere a Grosseto, in attesa di convalida che ci sarà lunedì. Il minorenne è stato associato al carcere minorile di Firenze. La vittima è stata invece refertata al Pronto soccorso di Grosseto, dov’è giunto in stato di choc e con i segni della violenza.