Il Tirreno

La Fiorentina cambia rotta e affida la guida dell’area tecnica a Fabio Paratici, scelta che segna un passaggio decisivo in una stagione complicata e che apre a una riorganizzazione più ampia del club. L’ex dirigente della Juventus ha già raggiunto un’intesa con la società viola, ma per il suo insediamento ufficiale sarà necessario completare la risoluzione del contratto che lo lega al Tottenham fino al 2027. Paratici entrerà in un organigramma rinnovato, lavorando a stretto contatto con il direttore generale Alessandro Ferrari e con il direttore sportivo Roberto Goretti. A lui sarà affidata la supervisione del mercato e della gestione tecnica, con un doppio obiettivo: intervenire subito per aiutare la squadra nella corsa salvezza e costruire una struttura più solida per le prossime stagioni.

L’arrivo a Firenze dopo il passaggio a Londra

Il dirigente si trova attualmente in Italia, ma il 26 dicembre volerà a Londra per seguire il Tottenham nella gara contro il Crystal Palace. Solo dopo questo impegno potrà completare la transizione e iniziare a operare concretamente a Firenze. Il club inglese è stato informato da tempo dell’interesse viola, e la definizione dell’accordo è attesa nelle prossime settimane.

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Gennaio decisivo: servono rinforzi mirati

Il mercato invernale sarà il primo banco di prova per Paratici. La Fiorentina ha bisogno di interventi immediati per alleggerire la pressione della zona retrocessione e dare a Vanoli una rosa più equilibrata. Le priorità individuate riguardano:

• un difensore per aumentare la solidità del reparto,
• un centrocampista fisico capace di dare sostanza,
• due esterni offensivi per ampliare le soluzioni tattiche e dare profondità alla manovra.

Parallelamente, alcuni giocatori che hanno trovato poco spazio o non hanno convinto potrebbero lasciare Firenze.

Tra presente e futuro: la missione di Paratici

La scelta della società viola va oltre l’emergenza. Con Paratici al comando dell’area tecnica, la Fiorentina punta a un progetto che unisca interventi immediati e pianificazione a lungo termine. L’obiettivo è trasformare una stagione nata in salita in un’opportunità per ridisegnare il futuro del club, rendendolo più competitivo e strutturato.