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Serie A

Viola, questa è un’onda argentina: Beltrán e Gonzalez alla prova Lazio

di Francesco Gensini
Nico Gonzalez
Nico Gonzalez

L’attaccante dopo la doppietta in Conference punta a scavalcare Nzola nelle gerarchie

29 ottobre 2023
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FIRENZE. La Fiorentina cavalca l’onda argentina. Con Beltrán che si è finalmente sbloccato contro il Cukaricki e adesso cerca un’altra occasione (e questa è doppiamente importante) per spostare il ballottaggio con Nzola tutte dalla sua parte. Con Nico Gonzalez che torna dopo il turno di riposo che Vincenzo Italiano gli ha saggiamente concesso proprio in Conference League per non sottoporlo ad ulteriore stress psico-fisico con rischi annessi e connessi, peraltro ben evidenziati dall’infortunio di Kayode. Con Martinez Quarta sempre più indispensabile per questa squadra, in quanto capace di fare tre ruoli in uno, farli bene e pure incidendo sul risultato. E pure con Gino Infantino, che impara e migliora, assimila e restituisce, per farsi trovare pronto quando l’allenatore deciderà di impiegarlo più a lungo. Insomma, l’onda argentina è davvero quello che serve alla Fiorentina per rimediare alla sconfitta di lunedì scorso nel derby toscano e ottenere un risultato positivo domani all’Olimpico. Magari il massimo del risultato, cioè battere la Lazio che sta diventando un po’ (tanto) la “bestia nera” della formazione viola, come stanno a testimoniare pure i numeri. La formazione viola, infatti, non vince all’Olimpico dal 2016 e nei 15 confronti successivi sono state ben 10 le vittorie biancocelesti.

Bianco e celeste sono anche in colori della bandiera argentina e il sogno è quello di riuscire a dettare legge, costringendo alle lacrime proprio i laziali di Maurizio Sarri. Beltrán, Gonzalez e Quarta, i tre a cui la squadra viola si affida per farsi nuovamente bella in campionato dopo il passo falso con l’Empoli, faranno di tutto per mettersi in mostra. La Fiorentina si affida ai suoi giocatori simbolo e più di tutti spera di lasciarsi trascinare da Nico, ormai valore aggiunto col club e protagonista a tutti gli effetti anche della Nazionale di Scaloni (quattro partite su quattro da titolare con un gol e un assist all’attivo nelle ultime due parentesi internazionali per le qualificazioni mondiali). Le due cose, per altro, sono strettamente legate, perché per Gonzalez “a monte” ci sono 7 gol e 2 assist (in 12 presenze totali: l’ex Stoccarda ha determinato nel 75 per cento delle partite giocate) dall’inizio della stagione tra campionato (5/1) e Conference League (2/1). Numeri di assoluto rilievo che ne hanno fatto un primattore anche al di fuori di Firenze. Gli stessi riflettori, adesso, punta ad accenderseli pure Lucas Beltrán, traendo slancio ed entusiasmo dalla doppietta (più una traversa che in queste situazioni vale quasi come un gol) segnata tre giorni fa. Ci voleva, a lui soprattutto, a Italiano e alla Fiorentina per acquisire nuove certezze, sempre più forti e più solide.

Serve un’occasione per riprovarci, come si diceva, che il centravanti classe 2001 in arrivo dal River Plate avrà già domani, se da titolare o subentrando è un particolare non secondario che Italiano deciderà oggi dopo la rifinitura: al momento pare in vantaggio su Nzola, ma la prova definitiva sarà soltanto tra qualche ora.

E poi c’è Martinez Quarta, il difensore che sta mostrando di avere un fiuto affatto trascurabile per il gol e che, all’improvviso, ha conquistato tutto, mettendo in un angolo le critiche del passato. Perché 3 reti e 2 assist in 10 gare sono numeri più da centrocampista (bravo) che da difensore centrale, ruolo in cui deve ancora lavorare per togliere qualche sbavatura. Ad ora, il Chino si è rivelato un valore aggiunto anche nei panni di regista, bravo a impostare avendo piedi buoni e facilità di calcio. In una parola, insomma, decisivo. Lui, Nico Gonzalez e Beltrán: l’onda argentina è pronta a trascinare la Fiorentina. E soprattutto a provare a “strapazzare” la Lazio nel posticipo di domani sera.

 

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