Fiorentina, Quarta si riscopre decisivo
Il silenzioso difensore ha segnato e giocato un'ottima gara contro l'Atalanta
FIRENZE. Poche parole per provare a fare molti fatti: Lucas Martinez Quarta, il “Chino” per allenatore e compagni, è così. Non parla molto, non scrive molto sui social e se lo fa è per distribuire sempre manciate di ottimismo e di pensieri positivi. Non è uno entrante.
Se non in campo, sul campo: lì dove è più semplice per lui dimostrare veramente chi è. Come domenica pomeriggio, quando Vincenzo Italiano gli ha dato nuovamente una maglia da titolare com’era stato col Lecce nell’altra partita di campionato finora disputata al “Franchi” dalla Fiorentina e Quarta ha ripagato la fiducia dell’allenatore con una prova di spessore, impreziosita dal gol di testa che ha permesso alla squadra viola di mettere una prima volta la freccia nei confronti dell’Atalanta.
Gol di testa (specialità della casa) , da attaccante puro dopo averci provato di piede (parata di Carnesecchi) e anche questo è aspetto che tra poco andrà affrontato nello specifico: quello che conta, però, è il personaggio Lucas Martinez Quarta. «Grande vittoria e spirito da squadra. Godiamoci questa vittoria e da domani testa a giovedì. Grazie per il vostro sostegno. Il lavoro paga sempre», ha scritto e vale giusto per ribadire l’assioma di partenza. Sul “suo” Instagram non troveremo mai la parola io e i verbi sono sempre coniugati alla prima persona sì, ma plurale. Noi, squadra, Fiorentina. E voi, tifosi. Abbracciati, quelli del parterre di Tribuna, dopo il gol, in una gioia condivisa che dice ancora tanto del sentimento che anima tutto o comunque molto di quello che fa il difensore sudamericano. Che non ha sgomitato e non sgomita se le cose non gli girano per il verso giusto, che non ha chiesto più spazio perché evidentemente credeva di dover fare di più per meritarlo, che ha pensato solo a recuperare credito per riprendersi un posto o comunque per tornare a essere il giocatore che aveva fatto innamorare Firenze subito. Poi, si sa, gli errori pesano più delle cose belle, le colpe vengono sottolineate più dei meriti, e così Quarta ha pagato il conto a un rendimento che in più di un’occasione non è stato all’altezza delle aspettative. Le sue per primo e ne era perfettamente consapevole, ma ha continuato ad essere…Quarta, cioè uno motivato a rivalutarsi per il bene della Fiorentina. E anche nel momento in cui lo spazio sembrava chiudersi per lui, non ha mai rinunciato ai buoni propositi: sì, gli scocciava la panchina, però non era un buon motivo per derogare da idee e comportamenti che gli appartengono per carattere. E nemmeno per andare via. Ce n’è stata la possibilità, ovviamente, ed è giusto e naturale così, ma non l’ha mai cercata e voluta come ha fatto ad esempio Amrabat, né per il River Plate e né per il Betis Siviglia. Contatti, tentativi, roba di mercato estivo, ma poi alla fine è rimasto a Firenze e al Viola Park. Il sorriso di domenica pomeriggio, e non solo per il gol, dice che c’è rimasto volentieri. Forse non c’era nemmeno bisogno della riprova, anzi sicuramente no, ma adesso Vincenzo Italiano sa di poter contare più che mai sul 27enne di Mar del Plata.
Come difensore, che era e rimane la prerogativa principale sempre un po’da aggiustare, ma anche per tutte le necessità che possono servire alla Fiorentina. A centrocampo, e centrocampista Quarta già lo è di fatto quando imposta l’azione avendo piedi che gli altri difensori non hanno, e da attaccante aggiunto se c’è da aumentare il peso specifico in avanti, stando a quel punto ben attenti a bilanciare l’uscita dell’argentino per non scoprire il reparto arretrato. Ecco, fatto questo, la squadra viola potrà davvero dire di aver aggiunto un rinforzo “totale” e Italiano sentirà meno la difficoltà di avere un difensore in meno per un mese e mezzo-due, a causa dell’infortunio di Mina. C’è un nuovo “Chino” per la Fiorentina. “Per noi” come piace dire a Lucas Martinez Quarta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA