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Rosa Volpe nuova procuratrice capo di Firenze: “Onorata della nomina, farò del mio meglio”

Rosa Volpe nuova procuratrice capo di Firenze: “Onorata della nomina, farò del mio meglio”

Il plenum del Csm ha scelto Rosa Volpe, attuale procuratrice generale di Salerno, alla guida della Procura di Firenze. Succede a Filippo Spiezia, la cui nomina è stata annullata dal Consiglio di Stato. Ecco i casi famosi di cui si è occupata

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FIRENZE Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha scelto oggi, con 18 voti a favore contro 13, Rosa Volpe come nuova procuratrice della Repubblica di Firenze. La nomina scaturisce dopo che il Consiglio di Stato ha annullato, lo scorso dicembre, la designazione originaria di Filippo Spiezia al vertice della procura fiorentina. Il Csm si è pertanto pronunciato nuovamente sull’incarico, scegliendo Volpe rispetto all’altro candidato, il procuratore capo di Civitavecchia Alberto Liguori. L’astensione del vicepresidente Fabio Pinelli era prevista nel voto al plenum. «Sono contenta e onorata della nomina e m'impegnerò a fare del mio meglio», dice Rosa Volpe, nuovo procuratore della Repubblica di Firenze. «Non conosco l'ufficio e avrò necessità di andare sul posto per verificare la situazione con la collaborazione di tutti i colleghi dell'ufficio», spiega la magistrata, attuale procuratore generale a Salerno. Ancora incerta la data della presa di servizio negli uffici requirenti di viale Guidoni che potrebbe essere imminente se dovesse essere necessario la richiesta di anticipato possesso alla procura del capoluogo toscano.

La carriera

Magistrata dal 1986, Volpe ha avviato la carriera come pm a Sant’Angelo dei Lombardi, per poi essere trasferita a Salerno, dove per anni ha operato nell’ufficio della Procura. Nel 2015 è divenuta procuratore aggiunto presso la Procura di Napoli, con competenze nelle indagini di rilievo, anche antimafia. Negli ultimi anni, è stata reggente di quell’ufficio prima della sua designazione al vertice della Procura generale di Salerno, ottenuta dal plenum del Csm nel novembre 2024 con qualche astensione. I casi che le hanno conferito maggiore visibilità comprendono l’omicidio di Elisa Claps (Potenza, 1993), trasferito a Salerno per approfondimenti d’importanza nazionale e conclusosi con la condanna di Danilo Restivo, per la quale Volpe fu tra i primi a intervenire nel complesso soprastante il sottotetto della cattedrale. Anche il caso dell’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo, avocato alla sua procura, è stato gestito con tenacia: Volpe si spinse fino in Sud America per interrogare l’indagato brasiliano e sbloccare parti dell’inchiesta. Un suo intervento ha riguardato anche l’inchiesta sugli “aborti d’oro”, una rete di pratiche illegali condotte da medici senza scrupoli, smantellata attraverso la magistrata. Nel suo discorso inaugurale a Salerno, Volpe richiamò il dovere di vigilanza sui procuratori del distretto, insistendo su una magistratura attenta alla “continuità tra generazioni” e al pericolo delle campagne diffamatorie contro i giudici. La sua linea è caratterizzata da prudenza e serietà: non proclami, ma una capacità di interlocuzione che prescinda dalle contese e si concentri sull’efficienza della Pubblica Accusa.

La sfida fiorentina l’avvicendamento

A Firenze, Volpe eredita un ufficio segnato da tensioni e polemiche. La candidatura di Filippo Spiezia nel 2023 fu accolta con divisioni interne al Csm: il suo voto vinse solo con il voto decisivo del vicepresidente Pinelli. La Corte amministrativa però stabilì che l’esperienza da procuratore in Eurojust, cui Spiezia era stato restituito, non poteva essere equiparata alle responsabilità di un procuratore capo nazionale, rendendo illegittima la nomina fiorentina.

Spiezia aveva già presentato istanza al Csm per tornare a Eurojust – dove aveva svolto funzioni nei precedenti mandati – pochi giorni dopo la decisione del Consiglio di Stato. Il plenum ha accolto la richiesta, proponendo la sua designazione come membro nazionale per l’Italia a Eurojust, con decorrenza da settembre. Il magistrato ha chiesto di concludere alcune inchieste delicate, ma gli sono stati concessi solo due mesi per il trasferimento anticipato.

Volpe va ora a Firenze sostituendo un procuratore che lascia non per scelta, ma perché la sua nomina è stata annullata, innescando una scelta d’urgenza che il Csm ha dovuto risolvere con un nuovo plenum.

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