Firenze, deltaplano sopra il corteo pro Gaza a Calenzano: polemica sul riferimento al 7 ottobre. Gli organizzatori: «Evoca Hamas? Non scherziamo»
Durante la manifestazione indetta da Usb un velivolo ha sorvolato i manifestanti. Sui social alcuni hanno collegato il gesto all’attacco di Hamas, ma i sindacati negano ogni coinvolgimento. Indignazione delle comunità ebraiche.
CALENZANO (FI) È comparso intorno alle 10, un deltaplano sopra la manifestazione pro Gaza organizzata a Calenzano dai sindacati di base. Dal corteo si sono levati applausi, fra studenti, ma anche famiglie con bambini. Bianco e colorato. Ma sui social alcuni utenti hanno rilanciato il video con la scritta “Do you remember?”, interpretando quel volo come un richiamo al 7 ottobre, quando i miliziani di Hamas arrivarono in Israele per compiere la strage del rave e massacrarono oltre 1.200 persone. Un accostamento che ha immediatamente acceso la polemica, anche se non è chiaro se il gesto fosse stato concepito davvero come riferimento a quella strage o fosse solo l’iniziativa isolata di un singolo. «Non scherziamo, noi non c’entriamo assolutamente niente e non sappiamo chi fosse quell’uomo. Ma dalla manifestazione nessuno ha lanciato messaggi pro Hamas», dice Mario Carluccio, responsabile Usb di Firenze
Durissima la reazione dell’associazione Italia-Israele di Firenze, che ha parlato di «richiamo diretto agli attentati terroristici» e definito l’episodio «uno sfregio alla memoria delle vittime e un messaggio di esaltazione della violenza». Il presidente Emanuele Cocollini ha chiesto alle istituzioni e alla politica di «prendere chiaramente le distanze da chi trasforma il terrorismo in spettacolo».
Dal palco della protesta, però, la replica è stata immediata. Carluccio, responsabile Usb Firenze, ha negato qualsiasi coinvolgimento: «Non sappiamo chi fosse quell’uomo né a che titolo sia comparso. Quel deltaplano non c’entra nulla con la manifestazione. Noi abbiamo dato indicazioni precise: bloccare strade e porti, nient’altro». Carluccio ha insistito sul fatto che nel corteo «non ci sono state bandiere o cori pro Hamas» e che l’unico riferimento politico è stato «alla resistenza palestinese».
Il corteo, partito dal casello dell’A1, aveva radunato circa duemila persone e si è concluso a Campi Bisenzio, davanti alla sede di una grande azienda della difesa accusata dai manifestanti di fornire armi a Israele. Qui la tensione è salita, con cori, slogan e un presidio rafforzato delle forze dell’ordine.
Alla fine, il volo del deltaplano – accolto come gesto di folklore da una parte della piazza e trasformato in simbolo politico da alcuni sui social – ha oscurato il messaggio originario della protesta. Un segnale ambiguo, capace di spostare l’attenzione e di aprire una frattura: da un lato l’indignazione delle comunità ebraiche, dall’altro il tentativo dei sindacati di spiegare che la manifestazione non era che una iniziava in sostegno delle vittime della Striscia in cui non ci sono stati messaggi inneggianti ai crimini dei terroristi.